Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

PLACIDO RIZZOTTO È VITTIMA DI MAFIA, PER LEGGE!

Il presidente dell'ACIB di Brolo, Carmelo Ioppolo, ha avuto modo di constatare un dato oggettivo, rilevante ma rimasto stranamente nell'ombra. Ioppolo si meraviglia del fatto che nessuno abbia avuto l'accortezza, specialmente gli autori del documento chiave, che è già esistente una norma che legittima il riconoscimento di Placido Rizzotto come vittima di mafia

Brolo (ME), 19/03/2012 - E' di questi giorni la notizia del ritrovamento dei resti del corpo di Placido Rizzotto, il sindacalista ucciso a Corleone il 10 marzo 1948, in una “caccia” nei pressi del paese.
Dopo aver atteso per qualche giorno che qualcuno facesse chiarezza su ciò che si è detto, anche sulla stampa nazionale, in merito alla classificazione del sindacalista ucciso per mano mafiosa proprio tra gli elenchi di questa tipologia di vittime, abbiamo ritenuto opportuno, dopo semplici ma attente ricerche, dar certezza ad un fulgido ricordo.

Il presidente dell'ACIB (Associazione antiracket e antiusura Brolese) Carmelo Ioppolo, con uno sguardo sempre vivo sulla cronaca e sulla materia che gli compete, ha avuto modo di constatare un dato oggettivo, rilevante ma rimasto stranamente nell'ombra.
Lo stesso si meraviglia del fatto che nessuno abbia avuto l'accortezza, specialmente gli autori del documento chiave, che è già esistente una norma che legittima il riconoscimento di Placido Rizzotto come vittima di mafia.

La Sicilia, nonostante tutto e tutti, è stata la prima regione in Italia ad emanare una legge regionale concernente “Nuove norme in tema di interventi contro la mafia e di misure di solidarietà in favore delle vittime della mafia e dei loro familiari”. La legge in questione è la nr. 20 del 13 settembre 1999.

A maggior conferma della bontà della suddetta legge, a distanza di quasi dieci anni, ed esattamente a novembre 2008 la Regione Sicilia approva un'ulteriore legge, la nr. 15 del 2008, che facendo riferimento alla già citata dispone ulteriori misure, corregge le lacune della precedente ed amplia, di fatto, i soggetti interessati dal provvedimento. Nello specifico, include nel testo normativo i Laboratori della legalità, Conto unico degli appalti, istituzione Zone Franche della Legalità, costituzione obbligatoria di parte civile della Regione in tutti i processi di mafia, ecc.

Entrambe le leggi contemplano un lungo elenco di dirigenti politici e sindacalista uccisi dalla mafia nel periodo compreso tra il 1944 e il 1966, correggendo l'errore della legge nr. 20 che prendeva come riferimento il periodo tra il 1944 e il 1960.
Tuttavia, non arrogandoci la pretesa di fornire elementi di pertinenza giuridica, lasciamo agli esperti la facoltà di comprovare o confutare quanto fin qui scritto e riportato. Se così fosse, riteniamo che questa mancanza sia riconducibile ad un vuoto di memoria, tra l'altro legislativo, rilevante per chi sino a questo a momento ha tenuto la memoria stessa in balia di quel caos di incartamenti e faldoni abbandonati a sé stessi.

Sonny Foschino
Giuseppe Scaffidi
Antonio Parlato

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