Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

OPERAZIONE “MUSTRA”: ARRESTATE 8 PERSONE, LE NUOVE LEVE DELLA MAFIA BARCELLONESE

Messina, 20 aprile 2012 - Nelle prime ore di oggi, militari della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno tratto in arresto 8 persone, indagate a vario titolo per associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, lesioni personali aggravate e violenza privata. L’attività è stata svolta in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Messina, dott. Giovanni DE MARCO, su richiesta del Procuratore Capo della locale Direzione Distrettuale Antimafia, dott. Guido LO FORTE, del Sostituto Procuratore, dott. Giuseppe VERZERA e del dott. Francesco MASSARA, Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto.

Gli arrestati, di cui 2 già detenuti, sono stati condotti presso la Casa Circondariale di Messina.
Uno dei soggetti, localizzato in provincia di Modena e catturato dai militari della Compagnia di Sassuolo, è stato, invece, ristretto presso il carcere del medesi-mo capoluogo emiliano.

L’operazione è stata sviluppata con un dispositivo di oltre 70 militari della Compagnia di Barcellona, integrato da militari delle Compagnie di Milazzo e di Patti, con il supporto di unità del Nucleo Cinofili di Palermo.

L’attività condotta dalla Compagnia Carabinieri di Barcellona Pozzo di Got-to trae origine, nella scorsa estate, dall’arresto di Salvatore CAMPISI, 27enne, che, all’esito di prolungati servizi di osservazione e di pedinamento, era stato bloccato dai Carabinieri poco dopo avere intascato 500 euro in contanti, appena riscossi, a ti-tolo estorsivo, dal titolare di un bar di Terme Vigliatore (ME), che, non disposto a subire ulteriori pressioni psicologiche e minacce, aveva coraggiosamente deciso di collaborare con i militari dell’Arma.
Nel successivo mese di settembre, lo stesso Salvatore CAMPISI veniva rag-giunto da un’ordinanza di custodia cautelare, poiché, nella condotta che aveva ca-ratterizzato tale episodio estorsivo ed ulteriori, denunziati da altri commercianti, che a distanza di alcune settimane pure avevano deciso di seguire l’esempio del primo esercente, l’A.G aveva ravvisato le modalità tipicamente mafiose.

Nel corso della prolungata attività d’indagine, frutto dell’operoso ed intenso coordinamento tra la D.D.A., la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona P.G. ed i reparti dell’Arma, è emerso il ruolo crescente di un gruppo criminale organizzato, in via di progressivo radicamento, principalmente nel com-prensorio di Terme Vigliatore, composto da nuove leve, che ha trovato più ampio spazio per il controllo del territorio, nell’ambito del quale ha acquisito sempre maggiore autorevolezza, approfittando della disarticolazione delle strutture crimi-nali colpite con le operazioni Pozzo, Pozzo 2 e Gotha.
Alcuni episodi ed alcune dinamiche ricostruite nel corso delle indagini han-no, in tal senso, consentito di dimostrare proprio la significativa capacità di condi-zionamento sul territorio del sodalizio.

L’organizzazione, al cui vertice è possibile collocare Salvatore CAMPISI, fi-glio di Agostino CAMPISI, tratto in arresto nell’operazione VIVAIO e in atto sotto-posto ad obbligo di dimora in altra regione, ritenuto uno dei soggetti più rappre-sentativi dell’organizzazione criminale dei Mazzarroti, e Salvatore FOTI, figlio di Carmelo Vito FOTI, arrestato nell’operazione POZZO 2, risulta esercitare, preva-lentemente, l’attività estorsiva.
I proventi di tale criminosa attività, finalizzati essenzialmente al sostegno del-le famiglie dei detenuti ed al pagamento dei compensi ai legali venivano diretta-mente conferiti alla famiglia barcellonese, con cui è strettamente collegata, anche in ragione dei citati vincoli parentali.


Di particolare utilità la conferma di alcuni risultati, a cui era approdata la stessa attività investigativa, da parte dei collaboratori di giustizia Carmelo BISO-GNANO e Santo GULLO.
Nel corso dell’operazione sono state sequestrate somme di denaro e molta documentazione d’interesse.
L’operazione appena conclusa, dimostra ancora una volta l’efficacia della col-laborazione tra le vittime, sostenute dalla preziosa opera delle associazioni antira-cket, e le istituzioni impegnate nel contrasto al crimine organizzato e, in particolare, allo specifico, parassitario fenomeno estorsivo.

Le persone tratte in arresto sono:

1. CAMPISI Salvatore, nato a Messina, cl. 1985, in atto detenuto, figlio di CAMPISI Agostino, quest’ultimo sottoposto alla misura dell’obbligo di di-mora in altra regione, emessa in relazione all’operazione c.d. “Vivaio”;
2. CAMPISI Vincenzo, nato a Milazzo (ME), cl. 1982, imprenditore, fratello del predetto CAMPISI Salvatore;
3. FOTI Salvatore, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME), cl. 1987, figlio di FOTI Carmelo Vito, quest’ultimo detenuto presso un istituto penitenziario della penisola, poiché destinatario di provvedimento cautelare adottato in relazione all’operazione c.d. “Pozzo II”;
4. MAIO Carmelo, inteso “Spillo”, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME), cl. 1992, disoccupato;
5. SIRACUSA Nunziato, nato a Terme Vigliatore (ME), cl. 1970, in atto dete-nuto poiché destinatario di provvedimenti restrittivi adottati in relazione al-le operazioni c.d. “Vivaio” e “Mare Nostrum”;
6. SBOTO Vincenzo, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME), cl. 1982, mecca-nico;
7. VACCARO NOTTE Antonio, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) cl. 1992, studente;
8. PULIAFITO Stefano, nato a Barcellona Pozzo di Gotto (ME), cl. 1989, auto-trasportatore, arrestato in provincia di Modena, dove si trovava per ragioni di lavoro.