Cardiochirurgia pediatrica Bambin Gesù di Taormina è un’eccellenza da tutelare. L’incontro di oggi ci dà fiducia per l’esito positivo della vicenda, ovvero la permanenza del Centro all’Ospedale San Vincenzo e abbiamo ribadito come, secondo noi, sia fondamentale lasciarlo proprio lì per garantire la continuità assistenziale dei bambini, la tenuta occupazionale dei lavoratori e come garanzia per il mantenimento della struttura ospedaliera». A dirlo è il segretario generale d

Centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina in VI Commissione Salute ARS. Alibrandi: «Eccellenza da tutelare e mantenere all’Ospedale San Vincenzo. Fondamentale inserirlo nella rete sanitaria regionale. Siamo fiduciosi perché non si può disperdere il suo patrimonio di professionalità ed umanità ma manteniamo alta l’attenzione».  Palermo, 18 giugno ’25 - «Il Centro di Cardiochirurgia pediatrica Bambin Gesù di Taormina è un’eccellenza da tutelare. L’incontro di oggi ci dà fiducia per l’esito positivo della vicenda, ovvero la permanenza del Centro all’Ospedale San Vincenzo e abbiamo ribadito come, secondo noi, sia fondamentale lasciarlo proprio lì per garantire la continuità assistenziale dei bambini, la tenuta occupazionale dei lavoratori e come garanzia per il mantenimento della struttura ospedaliera». A dirlo è il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, al termine della seduta della VI Commissione Sanità dell’Ars che ha affrontato il tema del CCPM di Taormi...

VERTENZA SERVIRAIL MESSINA ANCORA A UN BINARIO MORTO PER MILANO

Fit Cisl: “Paradossale come a un mese dal cambio orario non vi sia nessuna certezza né sul ripristino del servizio per Milano né sulla ricollocazione dei lavoratori”

Messina 24 aprile 2012 – “E' vero che Ferrovie dello Stato è ormai abituata da tempo a mortificare il territorio siciliano e messinese in particolare ma ci appare oltremodo irrispettoso nei confronti di lavoratori e delle Istituzioni Locali e Regionali lo stato di impasse imposto nella vertenza Servirail”. La Fit Cisl di Messina torna sulla vertenza Servirail due settimane dopo l'incontro tenutosi all'Assessorato regionale ai Trasporti. “Siamo ancora nelle sabbie mobili, lontani dal trovare una soluzione definitiva”.
Era stato l'assessore PierCarmelo Russo, in occasione dell'ultimo incontro, a farsi promotore inviando una lettera al dott. Braccialarghe per chiedere un urgente tavolo nazionale e dare una conclusione esaustiva al problema del servizio treni notte in Sicilia e alla relativa vertenza occupazionale degli 80 ex Servirail.

“Ad oggi – continua la Fit Cisl di Messina - non ci resta che constatare che il Gruppo FS continua ad essere letteralmente latitante. E' paradossale che a poco più di un mese dal cambio orario di Trenitalia previsto il 12 giugno che “dovrebbe”, il condizionale ancora oggi è d'obbligo, ufficializzare il ripristino annunciato del servizio Sicilia-Milano, il Gruppo FS ancora non abbia convocato il tavolo richiesto dalla Regione e dalle organizzazioni sindacali per chiarire gli aspetti tecnici e per trovare le soluzioni occupazionali per i dipendenti Servirail”.

La Fit Cisl invita a verificare le reali intenzioni del Gruppo FS perché se si vuole vedere ripartire il servizio per Milano e con esso il lavoro degli ex Servirail Messina “corriamo il rischio che non vi siano neppure i tempi tecnici per attivare il servizio. Sempre che – sottolineano dal sindacato - non si tratti di precisa strategia e dell'ennesimo bluff a danno di cittadini e lavoratori messinesi”.

La Fit, infatti, giudica sospetto e preoccupante il temporeggiare di FS, una situazione che aggrava il clima di incertezza in cui vivono gli 80 lavoratori messinesi, senza lavoro ormai dallo scorso 11 dicembre e a cui l'unico sussidio di disoccupazione scadrà il prossimo mese di agosto.

“C’è amarezza – aggiunge la Fit - nel constatare che, grazie all'azione incisiva della Regione Lombardia per i 152 lavoratori ex Servirail dell'impianto di Milano le organizzazioni sindacali e il gruppo FS hanno potuto sottoscrivere un accordo per la piena occupazione già lo scorso 29 dicembre mentre 220 unità quelli di Lazio, Puglia e Campania hanno trovato da subito ricollocazione nell'azienda subentrata nell'appalto operando sui treni notte residui che viaggiano, aggiungendo al danno la beffa, anche in Sicilia attraversando giornalmente le sponde dello stretto. Solo i lavoratori siciliani non hanno dopo 150 giorni ancora alcuna certezza occupazionale e nessuna risposta. Chiediamo uno scatto d'orgoglio e un fronte comune tra Regione Sicilia e Politica locale, ognuno per propria competenza, affinché si intensifichi il pressing sul Governo e si imponga al Gruppo FS di trovare giusta soluzione per chiudere in fretta una vertenza che si trascina da troppo tempo, diversamente ognuno dovrà farsi carico delle proprie responsabilità ed incasseremo tutti l'ennesimo affronto perpetrato da FS ai danni degli utenti e dei lavoratori siciliani”.

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