Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

GIOIOSA MAREA, ALUNNI E DOCENTI “ALLA RICERCA DELLE RADICI” IL 9 GIUGNO IN TEATRO

Gioiosa Marea (Me), 08/06/2012 - Ricercare, valorizzare e tramandare gli usi, i costumi, le credenze e le tradizioni di un popolo: quello siciliano, è stato uno degli obiettivi principali che si sono posti alunni e insegnanti delle classi terze della Scuola Elementare di Gioiosa Marea - centro. Infatti, per il secondo anno consecutivo, portano a termine il Progetto “Alla ricerca delle nostre radici” che si concluderà con uno spettacolo teatrale presso il teatro comunale “Franco Borà” il nove giugno alle ore 18,30.

Il Progetto, oltre ad assumere una sicura valenza culturale, educativa e didattica, si caratterizza anche come un album di ricordi, un affresco di vita paesana di un tempo, dove sentimenti, stati emozionali, fantasie, superstizioni e credenze si mescolano con la storia, lasciando forti testimonianze che costituiscono quella “poesia” popolare che assume il valore di un bene comune che deve essere tramandato e custodito gelosamente.

Si tratta di canti popolari, genuini, semplici nelle loro espressioni, di racconti, proverbi, di antiche credenze e superstizioni che racchiudono la profonda saggezza popolare, frutto di esperienza e di buon senso, che sono arrivati fino a noi e che a buon diritto fanno parte del nostro patrimonio culturale.

Nella realizzazione di questo lavoro gli alunni sono stati sollecitati a chiedere ai nonni e alle persone anziane del paese di rivivere nel racconto i momenti più belli della loro giovinezza e si sono anche accostati a scrittori e poeti siciliani come Nino Martoglio e Ignazio Buttitta.

Il Progetto, curato dalle insegnanti Marisa Ruggeri, Tina Rifici, Alessandra e Gina Cusmà Piccione, si è avvalso della preziosa collaborazione dell’orchestrina il “Meliuso”, che ha permesso agli alunni di accompagnare le musiche con il suono del tamburello e di eseguire balli tipicamente gioiosani come la controdanza.

È stato un percorso formativo, sottolineano le insegnanti, che ha anche permesso ai bambini di acquisire una maggiore autostima, di socializzare migliorando i rapporti con gli altri e di acquisire atteggiamenti positivi di condivisione, cooperazione e tolleranza che costituiscono le basi di una società sana e rispettosa delle “regole”.

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