Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

GIOIOSA MAREA: A SCUOLA ELEMENTARE NON E' ANCORA STATO UCCISO L'UOMO RAGNO

Gioiosa Marea (Me), 10/06/2012 – Più che dal Ministero della Pubblica Istruzione la scuola italiana dovrebbe essere forse retta da Walt Disney, quello dei fumetti e dell'infanzia, dove il mondo è ancora sondabile e la vita ha la forma e i colori dei sentimenti. Dove ancora L'Uomo Ragno non ha fatto la brutta fine che Max Pezzali e gli 883 raccontano nella loro bellissima e dolorosa versione:

Hanno ucciso l'Uomo Ragno / non si sa neanche il perché / avrà fatto qualche sgarro a qualche industria di caffè / giù nelle strade si vedono gang / di ragionieri in doppio petto pieni di stress / se non ti vendo mi venderai tu / per 100 lire o poco più

Dopo che insegnanti dalla coscienza irreprensibile o onesta, ma malconcia e bistrattata, avranno messo al mondo torme di ex alunni adamantini, presso quale banca detti giovani potranno trasformare in valuta corrente i buoni sentimenti appresi, i valori della famiglia, il rispetto della natura e del prossimo, l'amore per i propri simili e per il mondo?
Forse a Eurolandia, presentando il certificato di diploma, il curriculum o il certificato di buona condotta? O il conto in banca (possibilmente in valuta tedesca o in dollari)?
Che paradosso... Il palcoscenico e il teatro non sono il luogo della realtà ma della finzione, eppure ieri, su quel palcoscenico del teatro F. Borà di Gioiosa Marea, gli alunni della scuola elementare di Gioiosa Marea raccontavano la realtà e la verità: l'importanza della famiglia, i sentimenti filiali, i buoni sentimenti, il fidanzamento, l'amore, il matrimonio, il lavoro.

E non c'era proprio niente fuori posto. Non dicevano le frasi bacchettone che sovente si appaltano ai bambini nelle 'recitine' di Natale, Pasqua e fine anno.
C'erano frasi vere e sentimenti consistenti; veniva detto l'amore nella sua sostanza ma pure la realtà della famiglia, la fatica del lavoro e l'amore per lo stesso: nessun lavoro è deprecabile o indecoroso se fatto con amore e passione.
Deprecabile semmai è colui che all'inazione e alla superbia dedica la propria esistenza inconcludente e vana.

Tutto hanno 'raccontato' e cantato splendidamente, ieri, alunni e insegnanti delle classi terze della Scuola Elementare di Gioiosa Marea- centro, diretta dalla dott. Marinella Lollo, nell'ambito del Progetto “Alla ricerca delle nostre radici”, conclusosi con un interessante spettacolo teatrale al comunale “Franco Borà”.
“Un album di ricordi, un affresco di vita paesana di un tempo, dove sentimenti, stati emozionali, fantasie, superstizioni e credenze si mescolano con la storia, lasciando forti testimonianze che costituiscono quella “poesia” popolare che assume il valore di un bene comune che deve essere tramandato e custodito gelosamente.”

Nella realizzazione di questo lavoro gli alunni sono stati sollecitati a chiedere ai nonni e alle persone anziane del paese di rivivere nel racconto i momenti più belli della loro giovinezza e si sono anche accostati a scrittori e poeti siciliani come Nino Martoglio e Ignazio Buttitta.

Il Progetto, curato dalle insegnanti Marisa Ruggeri, Tina Rifici, Alessandra e Gina Cusmà Piccione, si è avvalso della preziosa collaborazione dell’orchestrina il “Meliuso”, che ha permesso agli alunni di accompagnare le musiche con il suono del tamburello e di eseguire balli tipicamente gioiosani come la controdanza.
Ora sta nello stabilire se tutto questo oggi fa parte di una realtà alla Walt Disney o se il mondo di questi futuri cittadini, votanti ed elettori avrà, in corso d'opera, tirato poderosi calci sui glutei agli amministratori delegati di questo mondo clamoroso e a pezzi, che pretenderebbe di addomesticarli a suon di circolari.

E' certo che in questa scuola di Gioiosa Marea non è stato ancora ucciso l'Uomo Ragno e i bambini, grazie ai loro insegnanti e alle proprie famiglie, sembrano credere nelle fate turchine quanto basta per vivere lietamente l'età dell'infanzia in attesa di divenire veri uomini e vere donne, un giorno cittadini onesti e sposi.

m.m.

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