Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

LOMBARDO CITA PER DANNI 'LA REPUBBLICA' PER ARTICOLI 'DIFFAMATORI' SULL'INCHIESTA IBLIS

Palermo, 1 giu 2012 - L'Onorevole Raffaele Lombardo, sia personalmente che nella sua qualita' di Presidente della Regione siciliana, ha fatto notificare una citazione in giudizio ai giornalisti de "La Repubblica" Francesco Viviano e Alessandra Ziniti ed al responsabile della sede palermitana del quotidiano Sebastiano Messina nonche' alla Societa' editrice l'Espresso S.p.A. al fine di ottenere il risarcimento dei danni subiti, nella sua duplice veste, dalla campagna di stampa "falsa e diffamatoria" posta in essere dal Gruppo Repubblica - L'Espresso nel corso del 2010.

In particolare il quotidiano "La Repubblica" in piu' circostanze ha diffuso la notizia "destituita di fondamento - sostengono i legali di Lombardo - che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania, nelle persone dell'allora Procuratore D'Agata e dei suoi sostituti, aveva depositato presso l'ufficio del Gip una richiesta d'arresto per il Presidente Raffaele Lombardo".

"Solo la secca smentita del Procuratore D'Agata, che si e' visto costretto a reiterarla per ben due volte - si legge nell'atto di citazione - ha evitato una grave deviazione del percorso democratico deciso dal popolo siciliano col voto espresso nella primavera del 2008".

"Il tentativo del gruppo Repubblica - L'Espresso di precedere l'evento determinandolo non ha avuto successo ed ora il medesimo gruppo ediutoriali ed i singoli responsabili personalmente, dovranno rispondere di tale condotta dinanzi al Tribunale Civile di Roma".

Il Presidente Raffaele Lombardo ha affidato l'incarico di rappresentarlo in giudizio all'Avv. Alessandro Benedetti del foro di Roma.

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