Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

PROVINCIA REGIONALE DI DI MESSINA, PIENAMENTE CONFERMATA LA COERENZA CON QUANTO PRESCRITTO DAL DIRITTO

Palermo, 25 luglio 2012 - “Non è ravvisabile alcun comportamento antisindacale da parte dell’amministrazione resistente e il ricorso deve essere rigettato in ogni sua parte”. Questo il dispositivo del provvedimento emesso oggi dal Giudice del Lavoro di Messina, la dottoressa Gaia di Bella, in merito al ricorso inoltrato da Cgil, Cisl e Uil contro le delibere con le quali la Provincia regionale di Messina, lo scorso 17 aprile, ha provveduto legittimamente, come conferma la sentenza, alla riorganizzazione degli uffici e dei servizi dell’ente (delibera 104) e all’individuazione dei criteri per l’attribuzione delle posizioni organizzative (delibera 105).

Le due delibere, la scorsa primavera, hanno suscitato la reazione veemente e, a questo punto, ingiustificata dei sindacati, che hanno mobilitato i propri iscritti nel corso di un’assemblea, a maggio, e proceduto alla loro impugnazione. In particolare, in merito alla delibera 104, Cgil, Cisl e Uil hanno contestato la violazione degli obblighi di informazione, consultazione e concertazione e la condotta, a loro dire, antisindacale dell’amministrazione provinciale. In merito alla delibera 105, la contestazione ha riguardato la violazione dell’obbligo di informazione preventiva.

Sulla legittimità dell’operato della Provincia regionale di Messina, tuttavia, si è espressa categoricamente la magistratura che ne ha pienamente confermato la bontà e la coerenza con quanto prescritto dalle norme di diritto.

Commenti