Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

GIOVENTÙ DELLA LIBERTÀ: “INCOMPRENSIBILE PROSPETTIVA SUL PONTE DI CALDERÀ A BARCELLONA P.G.”

Barcellona P.G. (Me), 03/08/2012 - Il gruppo Gioventù della Libertà esprime vivo stupore e preoccupazione per l’inspiegabile prospettiva che si vuole dare alla ricostruzione di un opera di primaria importanza quale il ponte di Calderà a Barcellona P.G.. Da notizie di stampa -Gazzetta del Sud del 1 agosto- si apprende che durante un incontro tra il genio civile di Messina, l’amministrazione comunale di Barcellona P.G. in persona del sindaco e dell’assessore all’ambiente e i tecnici della provincia regionale di Messina avente per oggetto la ricostruzione del ponte di Calderà distrutto da un’ondata di piena il 22 Novembre in occasione degli eventi alluvionali, si sarebbe discusso della possibilità di ricostruire il collegamento in una posizione più a monte rispetto a quanto previsto da un progetto donato al comune di Barcellona P.G. da giovani professionisti.

Tale incomprensibile prospettiva desta viva preoccupazione non solo tra le forze politiche ma soprattutto tra i cittadini delle due frazioni di Calderà e Spinesante in atto separate dal 22 novembre. Appare di tutta evidenza che il ponte progettato gratuitamente presenti notevoli elementi di preferenza rispetto alla soluzione prospettata a mezzo stampa dall’amministrazione comunale: ricostituirebbe la linea di costa valorizzando nel punto di maggiore densità abitativa il percorso intrapreso dalla provincia regionale di Messina attraverso la costruzione del collegamento tra Oliveri e Falcone e il ripristino del collegamento tra Barcellona P.G. e Terme Vigliatore per ridare vita alla litoranea dalla Baia del Tono alle spiagge di Marinello ormai da lungo tempo attesa dagli abitanti dei centri tirrenici, consentirebbe alle due frazioni di essere davvero riunite mentre con la prospettiva del collegamento a monte le due frazioni di fatto verrebbero espulse da eventuali flussi turistici o di transito in genere, avrebbe inevitabilmente costi più bassi rispetto alla soluzione prospettata dalla giunta comunale perché nell’eventuale progetto del collegamento più a monte andrebbero previsti anche i collegamenti con la viabilità e quindi due terrapieni con relative rampe di accesso una lato Palermo e una lato Messina, andrebbe realizzato un sovrappasso sulla via del mare e andrebbero espropriati i terreni per la realizzazione delle opere di collegamento, col progetto già DONATO non si costituirebbe una terza barriera tra valle e monte (già esistono le barriere costituite da autostrada e ferrovie) mentre con la nuova prospettiva si creerebbe di fatto una barriera lunga oltre trecento metri perpendicolare all’asse del torrente che insieme alle altre due barriere artificiali già citate costituirebbe un’evidente inutile cementificazione, una distorsione del profilo orografico del territorio e un’ulteriore barriera che aumenterebbe il rischio di eventuali alluvioni.

Ultimo ma non ultimo ci piace ricordare che adottando il progetto DONATO dai giovani professionisti barcellonesi si eviterebbe di sprecare diverse centinaia di migliaia di euro per la progettazione. Ma si sa che di questi tempi un progetto potrebbe non essere un dono gradito! Ci chiediamo in buona sostanza quali logiche spingano verso la soluzione che la giunta comunale ha reso noto attraverso un comunicato stampa.

Teniamo inoltre a segnalare che tra i meritori giovani professionisti che hanno DONATO il progetto va annoverata la presenza del dott. Roberto Iraci, geologo attualmente assessore all’ambiente del comune di Barcellona P.G., appare evidente la discrasia tra la scelta di firmare il progetto DONATO e quanto è stato reso noto dall’amministrazione comunale a mezzo stampa .

Pertanto riteniamo opportuno un intervento forte da parte del Presidente della Provincia che dovrà ritenere prioritaria a nostro parere le criticità di un territorio altamente popoloso e già troppo provato dagli eventi calamitosi.

Il Capogruppo
Galluzzo Giuseppe

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