Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

INCENDIATO UN BARCONE UTILIZZATO DAI MIGRANTI, LA SOLIDARIETÀ DEI VESCOVI ALLA PARROCCHIA DI LAMPEDUSA

Palermo, 22 settembre 2012 - L’Ufficio Regionale per le Migrazioni della Conferenza Episcopale Siciliana e il vescovo delegato per le Migrazioni, mons. Calogero La Piana, esprimono fraterna vicinanza alla parrocchia di Lampedusa e al suo ministro, don Stefano Nastasi, per il rogo appiccato a uno dei barconi custoditi nel recinto della "Casa della Fraternità" e utilizzati dai migranti per la traversata del Mediterraneo. All'Associazione “Askavusa”, a cui è stata affidata l'imbarcazione, per collocarla all’interno del tanto atteso “Museo delle Migrazioni”, la Migrantes delle Chiese di Sicilia manifesta la propria solidarietà e la invita a non abbandonare un progetto così importante.

L’Ufficio Regionale, inoltre, rileva con preoccupazione il riproporsi, sulla principale Isola delle Pelagie, di un clima di intolleranza e rifiuto. Il gesto violento e le minacce di pochi sconsiderati mettono in pericolo la crescita e il consolidamento di quel sentimento di collaborazione che ha consentito, a Lampedusa e Linosa, di fornire al mondo un esempio limpido di umanità e carità cristiana. Come dimenticare che nei mesi della Primavera araba, nel 2011, decine di migliaia di migranti attraversarono il Mediterraneo in fuga da guerre, fame e oppressione e su quelle Isole trovarono un approdo di umanità?

L'invito è, ancora una volta, quello di non disperdere questo patrimonio, che non è solo lampedusano, ma italiano, europeo e mondiale; l'invito è, ancora una volta, quello di continuare a coltivare le ragioni della speranza e dell'umanità e di non lasciarsi sopraffare dalle azioni di qualche sconsiderato, ancora più gravi se si considera che sono state portate a termine pochi giorni dopo una di quelle stragi del mare che hanno fatto delle acque del Mediterraneo un cimitero. In passato, altre fiamme hanno minacciato la "Casa della Fraternità", ma per spegnere quelle appiccate a uno dei barconi simbolo del viaggio dell'umanità migrante, è necessaria l'azione responsabile di tutti i testimoni di un dolore che spesso non trova parole, ma cerca risposte in ciascuno di noi.

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