Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

RETE DEGLI STUDENTI DI SICILIA: GRANDE PARTECIPAZIONE AL FLASH MOB 'PRIMO GIORNO DI SCUOLA'






14/09/2012 – La Rete degli Studenti Medi Sicilia oggi, 14 settembre 2012 primo giorno di scuola in Sicilia, ha organizzato davanti le scuole Siciliane un flash mob per lanciare due precise rivendicazioni:  INVESTIMENTI PER LA SCUOLA PUBBLICA IN ITALIA e UNA LEGGE REGIONALE SUL DIRITTO ALLO STUDIO IN SICILIA. La prima rivendicazione, il cui slogan era ” Make School, Not War”, si riferiva al nostro dissenso nei confronti delle scelte politiche ed economiche che il governo sta portando avanti preferendo investire nel settore militare piuttosto che nella pubblica istruzione. Solo nel 2012 il governo ha investito nel settore militare quasi 40 miliardi di cui 10 per l’acquisto di 90 cacciabombardieri F35.





Mentre dal 2006 ad oggi sono stati tagliati oltre 13 miliardi all’istruzione pubblica. Per questo gli studenti si sono messi davanti l’ entrata della scuola con due carrelli contenenti uno armi giocattolo per rappresentare le eccessive spese nel campo militare invece nell’ altro carrello materiale scolastico per rappresentare invece le spese che il governo dovrebbe fare sulla scuola per recuperare una realtà scolastica gravosa per milioni di studenti  e sempre più martoriata.
L’ altra rivendicazione si è incentrata sulla situazione politico-economica siciliana e sulla necessità di realizzare da parte del prossimo governo regionale una legge quadro regionale sul diritto allo studio, che permetta l’eliminazione dell’abbandono scolastico, il raggiungimento del successo formativo di tutti gli studenti siciliani e la crescita e lo sviluppo economico e sociale della Sicilia. Una legge di cui solo la Sicilia in tutta Italia non è dotata e che dimostra come la scuola nella nostra regione non è considerata una priorità su cui investire per lo sviluppo e la crescita del territorio. Come studenti ci siamo fatti promotori di questa proposta di legge perché vogliamo sentirci parte attiva della vita politica della nostra regione e vogliamo essere noi a scrivere quella che sarà l’agenda politica del prossimo governo regionale. Per rappresentare questa rivendicazione gli studenti durante il flash mob hanno alzato le proprie agende e i propri diari. I flash mob sono stati molto partecipati e hanno attirato l’attenzione di tantissimi studenti che stavano per entrare a scuola al suono della campanella. "Abbiamo voluto sensibilizzare i nostri coetanei e l' opinione pubblica scandendo un messaggio preciso" commentano gli organizzatori  della protesta "l'unica spesa per il futuro del Paese è quella per la scuola pubblica". Poi aggiungono "Adesso continueremo a fare informazione per rilanciare la partecipazione studentesca ma gli studenti sono già pronti a scendere subito in piazza",  Le iniziative in Sicilia proseguiranno anche la prossima settimana, in attesa del 12 Ottobre,  prima data nazionale di mobilitazione studentesca.

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