Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

TEATRO MASSIMO PALERMO: TORNA SUL PODIO L'ISRAELIANO OMER MEIR WELLBER DOPO I TRIONFI DELLO SCORSO ANNO

Palermo, 27 settembre 2012 - Riprende la Stagione concertistica 2011 del Teatro Massimo con un appuntamento diretto da uno dei più celebri talenti di oggi, l'israeliano Omer Meir Wellber, già apprezzato a Palermo nella Stagione 2011 sul podio di Tosca e per un concerto sinfonico. Ospite al suo fianco un altro straordinario talento dei nostri giorni il violinista Sergej Krylov, celebre per le sue straordinarie qualità virtuosistiche.

Il programma comprende alcune famosissime pagine del repertorio sinfonico, che costituiscono una sorta di viaggio ideale nella storia della musica traOttocento e Novecento. Si ascolteranno nell'ordine, il Prélude à l’après-midi d’un faune di Claude Debussy (1894), il Concerto n. 1 per violino e orchestra in Re maggiore M.S. 21 di Niccolò Paganini (1816) e, nella seconda parte, il poema sinfonico Till Eulenspiegels lustige Streiche Op. 28 di Richard Strauss (1895) e il celeberrimo Boléro di Maurice Ravel (1928).
Alle ore 17.30, presso la Sala ONU, il pubblico potrà seguire la presentazione del concerto, a cura di Floriana Tessitore, organizzata dagli Ambasciatori del Teatro Massimo.
Il Prélude venne composto fra il 1892 e il 1894 e, secondo le indicazioni dello stesso Debussy, “è un’illustrazione molto libera, e per nulla affatto sintesi di un poema”. Il riferimento letterario è all’egloga del poeta simbolista Stéphane Mallarmé Après-midi d’un faune: Debussy crea atmosfere strumentali che riproducono l’intenso erotismo dei versi di Mallarmé, evocano il fauno, la melodia che egli suona alle ninfe che lo circondano e il clima oppiaceo del quale è imbevuto questo mondo immaginario; nulla ha carattere “fotografico” o estemporaneo, rivelando le intenzioni simboliste del compositore. Violinista-divo entrato nel mito della storia della musica, il “diabolico” Paganini è senza dubbio il più celebre e misterioso virtuoso di tutti i tempi. Ai suoi concerti accorreva pubblico da tutto il mondo che rimaneva strabiliato per le inedite soluzioni tecniche dei suoi pezzi, naturalmente composte da Paganini “a sua immagine e somiglianza”. Nel Concerto n. 1 in Re maggiore, Paganini ad esempio sperimenta la tecnica della “iperaccordatura”: il brano è effettivamente scritto nella tonalità di Mi bemolle maggiore ma il violino solista, accordato mezzo tono sopra, legge ed esegue la parte nella diteggiatura di Re maggiore che gli è estremamente congeniale e che permette maggior brillantezza virtuosistica. La dicitura “Concerto in Re maggiore” deriva dalla prima edizione (1851) del Concerto in cui l’editore preferì garantire una più agevole esecuzione del brano.

Till Eulenspiegels lustige Streiche (“I tiri burloni di Till Eulenspiegel”) è il quinto poema sinfonico di Strauss, composto mentre assumeva l'incarico di direttore del Teatro Nazionale di Monaco di Baviera e dopo un periodo di inattività compositiva. Till, personaggio le cui avventure sono narrate in un libro popolare del tardo Quattrocento e riprese in un romanzo storico della seconda metà dell'Ottocento, è il simbolo del carattere libero del popolo fiammingo, carattere di cui è imbevuto il poema sinfonico, dal tono decisamente umoristico e pieno d’irresistibile voglia di vita. Il Bolero di Ravel è una delle più celebri composizioni del Novecento. Capolavoro di orchestrazione ed economia di mezzi, nacque come musica per balletto e andò in scena la prima volta all’Opéra di Parigi il 22 novembre 1928, ottenendo un clamoroso successo in virtù della sconcertante e provocatoria originalità sia della musica che dell’invenzione coreografica. Parallelamente il brano si è subito imposto nei programmi concertistici grazie soprattutto al forte coinvolgimento emotivo, quasi fisicamente tangibile, che suscita nello spettatore.

Omer Meir Wellber direttore
Nato nel 1981 in Israele, Omer Meir Wellber è considerato uno dei più talentuosi direttori d’orchestra e compositori emergenti. Direttore musicale della Raanana Symphonette Orchestra, è stato nominato Direttore Musicale del Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia per il periodo 2011-2014. Dal 2005 Wellber è presente regolarmente alla Israeli Opera di Tel Aviv dove ha diretto, fra le altre, La traviata, La forza del destino, Turandot, Madama Butterfly, La Gioconda, L’elisir d’amore, Il trovatore e Così fan tutte. Nel febbraio 2007 ha diretto l’Orchestra Filarmonica di Beijing e nel settembre 2008 un concerto per il 60° anniversario di Israele. Nell’ottobre 2008 ha diretto Aida al Teatro Verdi di Padova ed è stato scelto dalla rivista «Classic Voice» come giovane promessa internazionale. Dal 2008 al 2010 è stato assistente di Daniel Barenboim alla Staatsoper di Berlino e alla Scala coi cui complessi ha diretto Aida a Tel Aviv e Carmen alla Staatsoper di Berlino. è stato inoltre invitato da Seiji Ozawa a dirigere Salome al Saito Kinen Festival. Ha diretto quindi Daphne alla Semperoper di Dresda (dove sta realizzando la trilogia Mozart-Da Ponte), poi Tosca alla Staatsoper e ancora Aida, Eugene Onegin, L’elisir d’amore e Boris Godunov a Valencia, Tosca e Aida alla Scala, Rigoletto, La traviata e Il trovatore alle Wiener Festwochen, La traviata a Monaco e a Berlino, Carmen alla Fenice, concerti sinfonici con l’Orchestre de Paris, con la Filarmonica della Scala, con l’Orchestra del Maggio Musicale, con la Israel Philharmonic, l’Orchestra della RAI di Torino, l’Orchestra di Santa Cecilia, la DSO Berlin, la Gewandhaus di Lipsia. Nel 2011 ha diretto Tosca e un concerto sinfonico al Teatro Massimo.

Sergej Krylov violino
Affermatosi come uno dei maggiori talenti della sua generazione, Sergej Krylov è ospite delle principali istituzioni musicali internazionali, fra cui la Philharmonie di Berlino, il Musikverein di Vienna, l’Accademia di Santa Cecilia e il Teatro alla Scala; collabora con le più prestigiose orchestre, tra le quali la Staatskapelle di Dresda, la Filarmonica di San Pietroburgo, la Royal Philharmonic di Londra. Fra i direttori con cui lavora abitualmente Mikhail Pletnev, Dmitri Kitajenko, Omer Meir Wellber, Valery Gergiev, Yuri Temirkanov, Vladimir Ashkenazy, Nicola Luisotti, Vladimir Jurowski e Yuri Bashmet. Fra i principali impegni della stagione 2012-13 i concerti con Andrey Boreyko alla Tonhalle di Düsseldorf, con Mikhail Pletnev alla Salle Pleyel, con Omer Meir Wellber a Palermo e a Berlino, con James Conlon e la Filarmonica della Scala, con Dmitri Kitajenko, oltre a numerosi inviti a Lucerna, negli USA, in Israele, in Europa e in Russia. Fra i suoi partner cameristici: Denis Matsuev, Bruno Canino, Itamar Golan, Lilya Zilberstein, Maxim Rysanov ed Elina Garanca. Dal 2009 è Direttore Musicale della Lithuanian Chamber Orchestra. La sua discografia include registrazioni per EMI, Melodya e Agorà. Suona lo Stradivari “Scotland University” (1734) della Collezione Sau-Wing Lam su concessione della Fondazione Stradivari di Cremona.




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