Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

RESTIVO (GRANDE SUD): "LE DIMISSIONI DI VENTURI, UNO SPETTACOLO"

Agrigento, 5 Ottobre 2012 - “Leggere la rassegna stampa di oggi è veramente uno spettacolo, mi riferisco alle notizie sulle dimissioni dell’assessore regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi. Lascia l’incarico fiduciario dopo tre anni e motiva la sua decisione affermando che “Lombardo ha garantito un sistema affaristico mafioso” - “Lombardo ha aiutato i clan” – “Venturi denuncia Lombardo” - “da Lombardo favori alla mafia”. Ma il titolo che mi ha più colpito – come penso la maggior parte dei siciliani – è questo “Venturi: Lombardo garante dei mafiosi. Licandro: se ne accorge dopo 3 anni?”.

Ma chi è questo Licandro? È il coordinatore della segreteria nazionale dei Comunisti Italiani-Federazione della Sinistra, il quale afferma: “Suppongo che l’assessore Venturi sia tornato ieri ha Helsinki, dove evidentemente è stato in questi anni”.
Siamo arrivati alla farsa. Pensate come ci sia rimasto malissimo il presidente dimissionario della Regione Siciliana quando ha appreso la notizia delle dimissioni del “suo” assessore e delle cose che ha detto. Ha pensato: “Io mafioso? Ma che dice: io che ho combattuto la mafia con azioni concrete. Lo querelo per calunnia e falsità”.

Comunque vada a finire entrambi ne usciranno con le ossa rotte. Perché? Il norvegese Venturi aveva l’obbligo di denunciare quello che oggi afferma e conseguentemente dimettersi. Troppo facile abbandonare la nave dove per anni – sia pure da Helsinki – ha navigato. Il dimissionario Lombardo perché non ha compreso l’uomo Venturi che si è tenuto in giunta per tutto il tempo.

Ma una riflessione corre d’obbligo. Non so chi avrà ragione a livello giudiziario, visto che esiste una querela, ma la magistratura aprirà certamente d’ufficio un fascicolo per verificare se le accuse di Venturi siano fondate o meno dovrà giocoforza scavare, sequestrare, indagare, interrogare, confrontare.
Purtroppo, questa è la politica siciliana degli ultimi anni, sia a livello governativo che legislativo. Oggi abbiamo in mano la possibilità di cambiare e spero tanto che gli elettori siano in grado di mettere da parte il personalismo per affidarsi al bene comune e non credere più alle promesse vane che vengono fatte nelle campagne elettorali. Il rischio, altrimenti, sarà quello che la prossima legislatura sia peggiore di quella che è chiusa.” Rosanna Restivo, candidata nella lista di Grande Sud (Collegio di Agrigento)

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