Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

CARONIA: SEQUESTRATI ALTRI BENI AI LAMONICA, DOPO I 30 MILIONI DI MARZO

Caronia (Me), 21/11/2012 - Sequestro di beni a Caronia (Messina) nei confronti degli imprenditori Antonino e Tindaro Lamonica, considerati dagli inquirenti esponenti di spicco di gruppi mafiosi attivi nell'area tirrenica della provincia di Messina. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale su richiesta della Dda di Messina.
La Direzione Investigativa Antimafia di Messina ha sequestrato ai due imprenditori beni per un valore di circa 600 mila euro. Nello scorso mese di marzo ai due imprenditori erano già stati sequestrati beni per circa 30 milioni di euro.

In quella data la Direzione Investigativa Antimafia di Messina aveva eseguito due provvedimenti di sequestro beni e quote societarie, per un valore di circa 30 milioni di euro, emessi dal Tribunale di Messina - Sezione Misure di Prevenzione - a carico dei due imprenditori Lamonica, sospettati di contiguità con esponenti di spicco di gruppi mafiosi operanti nella fascia tirrenica-nebroidea della provincia di Messina. I beni e le quote societarie sono quelle degli imprenditori. I due sono accusati di essere vicini ad esponenti mafiosi della zona tirrenica dei Nebrodi della provincia di Messina.

La misura di prevenzione patrimoniale eseguita, spiega una nota, scaturisce da un'indagine diretta dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Messina, Vito Di Giorgio, sotto il coordinamento del Procuratore Capo, Guido Lo Forte.

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