Cibo per cani e gatti, la siciliana Adragna PetFood vola a Norimberga

 L’azienda siciliana Adragna PetFood vola a Norimberga per partecipare a Interzoo dal 7 al 10 maggio Cibo per cani e gatti, Naxos il nuovo brand 2024: tutte le opportunità per i rivenditori Qualità, coerenza e trasparenza portano Adragna PetFood e il suo marchio Naxos in giro per il mondo. Per far scoprire a consumatori e rivenditori le straordinarie novità in termini di alimentazione secca pensata per le specifiche esigenze di cani e gatti. L’assortimento, l’attenzione per la tracciabilità degli ingredienti – 100% made in Italy e a filiera corta – e la grande capacità d’ascolto dell’azienda nei confronti dei rivenditori fanno di Naxos uno dei marchi di tendenza del 2024. “Dopo 50 anni nel settore – spiega Mariachiara Cusenza, Marketing Manger di Adragna Petfood – abbiamo acquisito una consapevolezza ed esperienza tali da produrre dei prodotti super premium quality, in grado di prevenire e, in alcuni casi, risolvere del tutto problematiche di salute dei nostri amati amici a quattro zam

SEQUESTRO DA 5 MILIONI AL CLAN DI MATTEO MESSINA DENARO A TRAPANI

Sequestrati beni per 5 milioni di euro a  Leonardo Ippolito, dalla Dia di Trapani. I beni sequestrati sono riconducibili al mandamento mafioso di Castelvetrano (TP). Ippolito è ritenuto di primaria importanza nella complessa rete di favoreggiamenti per la latitanza di Matteo Messina Denaro

Trapani, 15/11/2012 - Matteo Messina Denaro, il superlatitante della mafia da sempre ricercato in Sicilia è il 'destinatario' del provvedimento di sequestro di beni per circa 5 milioni di euro, operato dalla Dia di Trapani nei confronti di Leonardo Ippolito, 57 anni, in atto detenuto, considerato uomo di spicco del mandamento di Castelvetrano (TP), uomo strategico per la latitanza di Matteo Messina Denaro. I beni sequestrati sono riconducibili a Leonardo Ippolito, 57 anni, indiziato mafioso, in atto detenuto, organico del mandamento di Castelvetrano (TP) e ritenuto uomo di primaria importanza nella complessa rete di favoreggiamenti per la latitanza di Denaro. Tra i beni sequestrati anche fabbricati, terreni e un'imbarcazione da diporto.

Lo scorso 26 settembre un altro maxi sequestro da 25 milioni di euro era stato operato nei confronti di un imprenditore considerato vicino a Matteo Messina Denaro, il trapanese Vito Tarantolo, cui erano stati bloccati beni immobili, automobili di lusso e furgoni, conti correnti e due società: 82 beni immobili tra ville e appartamenti; 33 beni mobili tra autovetture di lusso, furgoni, mezzi meccanici; 18 quote societarie; 2 società; 37 conti correnti e rapporti bancari. Valore totale: 25 milioni di euro.

"Nel 2007 sono stati rinvenuti alcuni “pizzini” inviati dallo stesso Messina Denaro indirizzati all’esponente del suo clan Salvatore Lo Piccolo, che consentono di trarre importanti elementi di valutazione sul conto del ruolo assunto da Tarantolo giacché in uno di essi viene affrontata dai due capi mafia la tematica che attiene un appalto aggiudicato presso l’aeroporto di Palermo Punta Raisi per il quale il boss prometteva di far pervenire una risposta a Lo Piccolo. La missiva in argomento riporta anche in modo schematico i dati salienti di alcune società, al fianco di ciascuna delle quali sono trascritti gli estremi di lavori che hanno interessato l’aeroporto di Palermo."

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