Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

GRANDE SUD, CIMINO: "DA OGGI INIZIA UNA DIFFICILE LEGISLATURA" IN SICILIA

Palermo, 5 Dicembre 2012 - "La XVI legislatura dell'Assemblea regionale siciliana che oggi si inaugura si presenta tra le più difficili dalla sua costituzione in considerazione della grave crisi economica in cui versa la Sicilia. Noi deputati dell'opposizione abbiamo una grande responsabilità poiché non essendoci una maggioranza precostituita dovremo di volta in volta impegnarci tutti insieme a concorrere ad approvare quelle leggi che riteniamo necessarie per il bene dei siciliani. "Lo afferma Michele Cimino, capogruppo di Grande Sud all'ARS.
"Noi del gruppo di Grande Sud e precisamente i deputati Grasso, Lantieri, Savona e Tamajo,continua Cimino, presenteremo come primo disegno di legge , la legge voto per la modifica del secondo comma dell'articolo 36 dello statuto siciliano,legge voto che già nella scorsa legislatura era stata approvata all'unanimità dall'Assemblea regionale ed inviata al Parlamento dove giace ancora oggi senza mai essere stata posta all'ordine del giorno.

La sostituzione delll'art. 36, c. 2, dello Statuto regionale con le seguenti parole: «Sono però riservate allo Stato le entrate dei monopoli, dei tabacchi e del lotto» -continua Cimino- comporterebbe l'aumento di gettito per le casse regionali nell'ordine di diversi miliardi di euro, considerando che tra le imposte di produzione vanno annoverate quelle versate dalle imprese che in Sicilia raffinano circa il 40 per cento degli oli minerali prodotti in Italia. L'approvazione di questa legge sottrarrebbe allo Stato la riserva delle imposte di produzione e secondo il principio della territorialità del gettito tributario si potrebbero determinare nuove e maggiori risorse da destinare allo sviluppo della regione siciliana.

Infatti dal sistema della finanza derivata, si passerebbe gradualmente all'autonomia impositiva ed al criterio dei costi standard: in luogo del finanziamento della spesa storica, che può consentire anche sprechi e inefficienze, si farebbe riferimento ai costi corrispondenti ad una media buona amministrazione e i nuovi tributi garantirebbero flessibilità, manovrabilità e territorialità. Noi siciliani non vogliamo essere assistiti, ma liberati dai lacci che bloccano la nostra autonomia, che ci impediscono di incamminarci con le nostre risorse verso una nuova stagione di ripresa economica."

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