Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

PETTINEO: MALTRATTAMENTI AGLI ALUNNI DELL’ASILO, 3 MAESTRE ED UNA COLLABORATRICE SOSPESE DAL SERVIZIO

Pettineo (ME), 21 dicembre 2012 - Ieri, in tarda serata, a conclusione di una lunga e mirata attività investigativa, i Carabinieri di Pettineo hanno notificato 4 provvedimenti cautelari emessi del G.I.P. del tribunale di Mistretta nei confronti di 3 maestre d’asilo ed una collaboratrice scolastica, ritenute responsabili a vario titolo di reiterati maltrattamenti nei confronti degli alunni della scuola materna di Pettineo.
Le 4 donne, tutte della zona e di età compresa tra i 59 ed i 62 anni, sono state colpite dalla misura cautelare della “sospensione per la durata di mesi due dall’esercizio dell’ufficio di insegnante/collaboratrice”, motivo per il quale venivano immediatamente rimosse dall’incarico.

L’attività d’indagine svolta dai militari dell’Arma era iniziata nel maggio 2012, allorquando una serie di testimonianze raccolte all’interno delle mura scolastiche, in ordine a taluni episodi sospetti, condussero i militari, di concerto con locale Procura della Repubblica, ad installare diverse telecamere nascoste all’interno delle aule dell’asilo di Pettineo, al fine di monitorare nel dettaglio eventuali abusi commessi dal personale scolastico nei confronti degli alunni, tutti di età compresa tra i 3 e i 5 anni.

L’ attività investigativa condotta per diversi mesi, anche a cavallo tra il termine dello scorso anno scolastico e l’inizio di quello in corso, portavano ad accertare, senza alcun margine di dubbio, come tutti i docenti all’epoca in servizio presso l’istituto, coadiuvati dall’unica collaboratrice scolastica presente, ponessero in atto metodi educativi chiaramente vessatori e talvolta addirittura violenti nei confronti delle vittime in età infantile; le videoriprese permettevano di accertare come le maestre usassero continui maltrattamenti nei confronti dei minori loro affidati per motivi d’istruzione, incutendo negli stessi un costante senso di timore per la loro incolumità.

Nello specifico sono stati documentati dai militari innumerevoli abusi nei confronti dei bambini, quali strattoni, schiaffi o calci dati dalle insegnanti al fine di mantenere l'ordine all’interno delle classi; gli stessi minori venivano inoltre quotidianamente lasciati soli all’interno delle aule didattiche, dove, talvolta, giocando tra loro in assenza di alcun controllo, si procuravano lesioni anche evidenti, mentre il personale scolastico invece si intratteneva nei corridoi dell’istituto con atteggiamenti chiaramente disinteressati a quanto accadeva nelle aule.

Contestualmente a tale attività tecnica svolta all’interno della scuola, i militari raccoglievano altresì diverse testimonianze da parte di taluni genitori, i cui figli risultavano subire quotidianamente i deprecabili metodi educativi esercitati all’interno dell’istituto, i quali riportavano come i bambini da tempo avessero manifestato insofferenza verso la scuola e timore e frequentare le lezioni, verosimilmente in ragione delle violenze fisiche e psicologiche cui erano sottoposti.

A seguito di delicata attività d’indagine, durata diversi mesi, il G.I.P. presso il Tribunale di Mistretta, concordando pienamente con le risultanze investigative raccolte dai Carabinieri di Pettineo su direzione della locale Procura della Repubblica, emetteva i provvedimenti cautelari di tipo interdittivo nei confronti della 4 donne per il reato di maltrattamenti, con l’aggravante di aver commesso il fatto abusando della propria autorità in qualità di insegnanti/collaboratrici scolastiche; del provvedimento giudiziario veniva altresì informata la direzione scolastica dell’istituto comprensivo di Tusa, da cui il personale implicato nella vicenda dipende, affinché lo stesso organo scolastico provveda all’adozione dei provvedimenti di competenza in via amministrativa.

A seguito della notifica dell’ordinanza applicativa della misura cautelare le 4 donne venivano immediatamente sospese dall’esercizio della professione per una durata di 2 mesi, nelle more dei provvedimenti che l’organo scolastico deciderà di intraprendere.

Commenti

  1. Due mesi?????? Ma che schifo è??? In carcereeeeee e buttate le chiavi!!!!!!

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