Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

TEATRO V. EMANUELE, LA FISTEL: “BENE LA PROGRAMMAZIONE DELLA STAGIONE DI PROSA, MA SI ATTIVINO TAVOLI PER LA RISOLUZIONE DELLE PROBLEMATICHE DELL’ENTE”

PER LA CISL IL VITTORIO EMANUELE DEVE AVERE IL RUOLO DI GUIDA NEL SETTORE DELLA CULTURA SUL TERRITORIO MESSINESE
Messina, 18 dicembre 2012 - “Programmare la stagione di prosa del Teatro Vittorio Emanuele, insieme unitamente alla dichiarata presentazione del cartellone musicale in corso di realizzazione, ha un valore positivo”.
La Fistel Cisl, per bocca del segretario provinciale Domenico Allegra, condivide e sostiene la scelta di dare continuità alle attività del Teatro, “indipendentemente dalle responsabilità che hanno condizionato le circostanze attuali, riconducibili a una poco oculata attività amministrativa come la mancata presentazione dei bilanci consuntivi 2010 e 2011 e la conseguente crisi finanziaria che determina l’ormai sistematico ritardo nella corresponsione degli stipendi ed il mancato rispetto degli obblighi contrattuali verso terzi”.

Per il sindacato è di massima importanza mantenere viva e attiva ogni possibile risorsa culturale per offrirla al più grande contesto socio-culturale cittadino. “E’ opportuno – continua Allegra – operare in sinergia, attivando tavoli istituzionali e sindacali affinchè le problematiche della massima espressione culturale cittadina possa essere superate e il Teatro possa riprendere a pieno regime e al meglio possibile la propria mission”.

La Fistel richiama tutte le parti (Comune, Regione, Ente, Organizzazioni sindacali, dipendenti, artisti) a cooperare nella ricerca e nell’attuazione di un rinnovato progetto di rilancio del Teatro.

I punti fondamentali, pr la Cisl, sono sempre gli stessi: l’equiparazione (L. 10/00), la pianta organica, la necessità di dare un ordine ed un criterio definito al lavoro precario di artisti e tecnici.

La Fistel Cisl ritiene che la questione dell’equiparazione (L.10/00) sia superabile acquisendo il lavoro del Commissario “ad acta”, Dott. De Miceli. Il sindacato valuta accettabili le determinazioni del Commissario, che certamente non potrà dare tutte le risposte attese da ciascun dipendente, ma il suo lavoro è da considerare uno snodo fondamentale per poter affrontare, in futuro, tutte le possibili problematiche legate all’inquadramento del personale. Il rischio di non assumere la responsabilità della scelta è più pericoloso di assoggettarsi ad una scelta correggibile “in fieri”.

“L’attuale situazione economica che determina la “spending review” in ogni ambito nazionale, regionale e comunale – afferma ancora il segretario provinciale della Fistel - non è destinata nel breve periodo a risolversi. Quindi, certamente le proteste sono utili e necessarie per rendere evidente la difficile condizione del Teatro, ma non possono essere alternative e disgiunte dalla concreta azione di tavoli tecnici e chiare relazioni sindacali intorno alle questioni. Attendiamo le determinazioni del neoeletto Presidente della Regione”.

Per la Fistel il Teatro Vittorio Emanuele ha, istituzionalmente, nel settore della cultura, il ruolo di governo e di guida nel territorio della provincia. “Tale impostazione – osserva Allegra - viene però elusa dalla incoerente distribuzione delle risorse, dalla mancanza di coordinamento, dalla mancanza di un progetto e di una visione unitaria delle attività culturali nella provincia e nella città, invertendo il grado di importanza dell’Ente rispetto ad altri, pur importanti, soggetti, con l’effetto di relegare il Teatro Vittorio Emanuele al ruolo di Cenerentola all’interno delle dinamiche distributive e di “governance” delle attività culturali del territorio”.

La Fistel Cisl auspica e lavora per realizzare una sinergia regionale nell’ambito di tutti i teatri siciliani, “perché – sostiene Allegra - riteniamo che sia necessario rivendicare e rinegoziare una politica culturale di livello regionale tra tutte le componenti istituzionali e sindacali atte a realizzare una rete di interessi, di competenze e di distribuzione delle risorse integrata”.



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