Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

L’UNIVERSITÀ DI MESSINA DISCONOSCE LA RICERCA SULLA “COSTRUZIONE DI PERSONALITÀ FASCISTE” NELLA FOLGORE?

02/01/2013 - "Dopo le proteste della Folgore, l’Università di Messina ritira la ricerca su “autoritarismo e costituzione di personalità fasciste nelle forze armate” firmato dai sociologi Pietro Saitta e Charlie Barnao, apparso sul numero 50 dei Quaderni del Cirsdig, il centro interuniversitario per le ricerche sulla sociologia del diritto, dell’informazione e delle istituzione giuridiche creato nel 1988 dalle Università di Messina e Macerata".

Lo scrive il Corriere dell'Università Job, è in edicola a Milano, Roma e Napoli, facendo riferimento al quotidiano online “Linkiesta.it“ e al diario dell’esperienza come paracadutista di Charlie Barnao, ricercatore a Catanzaro ma con un passato nelle Forze Armate.

"“L’Università di Messina infanga la Folgore – un saggio dipinge la Brigata come una fabbrica di fascisti“, il direttore della collana editoriale ha fatto rimuovere il saggio dal sito ufficiale del Cirsdig", si legge nell'articolo citato.
«Il testo di Barnao e Saitta, è stato pubblicato sul sito a gennaio del 2012, con il n. 50, senza la mia autorizzazione e a mia insaputa dal redattore dr. Pietro Saitta, che gestisce operativamente il sito», scrive il prof. Carzo mentre Saitta nega si sia trattato di una sua iniziativa autonoma e insieme a Barnao spiegano il senso della loro ricerca.

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