Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

CIMINO: “ACQUA, UN DIRITTO CHE VA GARANTITO ALLE FAMIGLIE SICILIANE INDIGENTI”

On. Michele Cimino. “Va garantito il diritto all’acqua alle famiglie siciliane con grave disagio economico. Approvvigionamento a costo zero, per tre anni, ai meno abbienti o in stato di poverta’
Palermo, 14 aprile 2013 - E’ il contenuto di una interrogazione presentata al Presidente della Regione, Rosario Crocetta, dal deputato regionale di Voce Siciliana, On. Michele Cimino.
“Con l’atto ispettivo intendo porre all’attenzione del Governo Crocetta una questione, prima di tutto di carattere sociale e poi politica, che riguarda la gestione delle risorse idriche- spiega il deputato regionale Cimino-. L’acqua è un bene comune di prima necessità che, come sancito dall’Onu, appartiene all’umanità intera.

Ma in Sicilia, così come in gran parte del resto d’Italia, la “gestione” dell’acqua potabile per uso domestico è parcellizzata in una miriade tra enti, società che si interfacciano con le amministrazioni comunali per erogare il servizio. E non solo: ai già noti problemi di approvvigionamento idrico si aggiungono, negli ultimi anni, le difficoltà economiche di molte famiglie indigenti, impossibilitate a pagare il costo dell’acqua che determina, il più delle volte, da parte dell’ente gestore privato, il conseguente provvedimento di distacco della presa idrica, compromettendo la garanzia di una vita dignitosa e civile di molte famiglie e, allo stesso tempo, mortificando il valore della solidarietà e della sussidiarietà. Da qui la proposta avanzata al Presidente della Regione perché si faccia interprete, unitamente all’ANCI Sicilia, di potere assicurare, nell’ottica del rispetto del “Diritto di Cittadinanza”, un “Minimo Garantito” di dotazione idrica a costo zero, per tre anni, a tutte le famiglie indigenti, garantendo loro una vita dignitosa e civile”.

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