Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

MONTI: PORTARE AVANTI IL PROGRAMMA, CIOÈ NON TAGLIARE I COSTI DELLA POLITICA?

"Chi si oppone alle Commissioni? E perché? - si legge sul blog di Beppe Grillo - Il M5S da settimane sta proponendo la loro formazione immediata nell'indifferenza dei partiti e delle Istituzioni. Il Paese non ha bisogno di fantomatici negoziatori o facilitatori del calibro di Violante, il gran maestro dell'inciucio, tanto per citarne uno, che operano come gruppi di saggi, non ha bisogno di "badanti della democrazia", ma di far funzionare meglio il Parlamento e alla svelta"...

Roma, 01/04/2013 – Pasquale Cascella, consigliere per la comunicazione del Presidente della Repubblica e direttore dell'ufficio stampa del Quirinale, su Twitter rassicura chi pensa che sia stato il Presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, a convincere il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ad optare per una commissione di 10 saggi, con il compito di dirimere quanto ha impedito ai partiti di far nascere il governo nazionale, dopo il voto del 24 e 25 febbraio scorso.
“ Per la verità è stato Napolitano a chiamare Draghi (e altri) – scrive Cascella su Twitter - per approfondire la valutazione sulla situazione determinatasi”.

E dopo qualche ora Cascella precisa: “Non sono generici "saggi" ma personalità scelte con criteri oggettivi in funzione del lavoro già svolto e del ruolo ricoperto”. Il portavoce del Colle, Pasquale Cascella, risponde così su Twitter a certe ‘voci’ che 'ipotizzavano' una telefonata di Mario Draghi per convincere Napolitano a non dimettersi', stanti pure le critiche e i dubbi di Pd e Pdl.

Dal canto suo, il costituzionalista messinese Michele Ainis rassicura: "La strategia di Napolitano non è incostituzionale. Lo sarebbe se ci fosse una maggioranza, se i leader fossero pronti a formare un governo e lui non desse l'incarico; e se, viceversa, non ci fosse una maggioranza e il Capo dello Stato non usasse il potere di scioglimento, che Napolitano, però, ora non può esercitare. La sua misura è inedita, ma lo è anche la situazione. Quella delle commissioni di saggi può apparire una messa in scena, ma l'alternativa era la scena vuota".

Ed ecco che torna in auge il premier Mario Monti, cui spetterebbe il compito di dare luogo alle riforme. E qualcuno si chiede se queste consistano ancora nel non attuare i tagli ai costi della politica; nel non abolire le Province; nel non alleggerire le tasse agli italiani? Gli stessi italiani che non lo hanno mai votato perché diventasse premier; che non hanno dimostrato di volergli tributare un 'plebiscito' alle elezioni politiche del 24 e 25 febbraio 2013.

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