Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

BARCELLONA P.G.: SUB AGENTI INA ASSITALIA TRUCCAVANO LE POLIZZE, 2 CONIUGI INDAGATI PER TRUFFA

Barcellona Pozzo di Gotto (ME), coniugi indagati dalla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto per appropriazione indebita aggravata, falsità in scrittura privata e truffa
Barcellona Pozzo di Gotto, 29 maggio 2013 - In data odierna i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto hanno notificato a due coniugi di Barcellona P.G., lui 58enne e lei 53enne, un avviso di
conclusione delle indagini preliminari della Procura della Repubblica di Barcellona P.G., a firma del Sost. Proc. Dr. Francesco Massara, in quanto indagati per appropriazione indebita aggravata, falsità in scrittura privata e truffa. La complessa e scrupolosa attività di indagine, svolta dall’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Barcellona Pozzo di Gotto e diretta dalla locale Procura della Repubblica, ha permesso di portare alla luce una serie di gravi irregolarità nella gestione delle polizze – vita da parte dei due coniugi, entrambi sub agenti della compagnia assicurativa INA ASSITALIA.

Difatti, dall’analisi delle polizze dei clienti, si è appurato che gli indagati, in concorso tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso e in tempi diversi, avendo il possesso dei premi versati dai clienti, si appropriavano, al fine di trarne profitto, di ingenti somme di denaro. Inoltre, in concorso tra loro, quali sub agenti dell’Agenzia INA ASSITALIA di Barcellona P.G., con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso e in tempi diversi, per trarne profitto, formavano false quietanze attestanti l’avvenuto pagamento dei premi inerenti le polizze dei clienti e, in alcuni casi, formavano false polizze assicurative.

Nel provvedimento della Procura vengono elencati ben 30 vittime, tutte clienti dei due coniugi, e viene evidenziata la condotta illegale posta in essere da parte dei due indagati, reiterata negli anni, che ha permesso agli stessi di trarre un ingiusto profitto pari a circa 400.000,00 euro.
Nelle indagini è emerso che i due coniugi, approfittando della fiducia dei propri clienti, trattenevano per loro, senza versarli, nelle casse dell’INA ASSTALIA, i premi assicurativi, rilasciando false quietanze. In altri casi stipulavano false polizze assicurative appropriandosi del premio versato dai clienti.
Numerosa la documentazione sequestrata ed esaminata dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa, dalla cui disamina potrebbero emergere ulteriori quietanze e polizze assicurative false.
Sono in corso ulteriori accertamenti da parte della polizia giudiziaria delegata, in ordine ad ulteriori denunce pervenute, che potrebbero far aumentare l’ingiusto profitto fin ora quantificato in 400.000,00 euro.


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