Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

LIBRIZZI: DENUNCIATE 2 PERSONE PER MALTRATTAMENTO DI ANIMALI E INQUINAMENTO AMBIENTALE

Librizzi (ME), 12 maggio 2013 - Nella giornata di ieri, nell’ambito di una specifica campagna di prevenzione dei reati, i Carabinieri della Stazione di Librizzi, con l’ausilio dei Carabinieri del Nucleo Anti Sofisticazione (N.A.S.) di Catania e di personale dell’A.R.P.A. e dell’A.S.P. di Messina, hanno attuato uno specifico servizio al fine di prevenire e reprimere le violazioni delle norme igienico-sanitarie, nonché quelle della normativa ambientale.

In particolare, sono stati effettuati dei controlli all’interno di alcune aziende agricole che si trovano nel territorio del comune di Librizzi.

I militari dell’Arma, nel corso dei predetti accertamenti, hanno constatato che all’interno di una azienda agricola, i tetti dei capannoni adibiti a stalle, dove in quel momento si trovavano degli equini, erano costituiti da materiale di tipo verosimilmente “Eternit”, non manutenzionato.
Inoltre, i Carabinieri hanno constatato lo stato di maltrattamento di alcuni bovini che si trovavano all’interno di un recinto di pertinenza dell’azienda, intorno al quale correva un cavo portatore di corrente elettrica.
A quel punto, i Carabinieri, dopo aver identificato gli amministratori della azienda agricola sottoposta a verifica, hanno proceduto a deferire in s.l. all’Autorità Giudiziaria competente un 59enne ed un 44enne, poiché ritenuti responsabili di inquinamento ambientale e maltrattamento di animali.

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