Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

FORZA NUOVA: DOPO L’AGGRESSIONE DI UNA DONNA DA PARTE DI UN EGIZIANO L’AMMINISTRAZIONE INTENDE CONCEDERE LA CITTADINANZA ONORARIA AL MALVIVENTE?

ACIREALE, 13/06/2013 - La sezione acese del movimento politico “Forza Nuova” appresa la notizia di cronaca riguardante l’aggressione subita da una donna acese da parte di un cittadino egiziano, peraltro già noto alle forze dell’ordine, intende chiedere all’amministrazione e al consiglio comunale tutto se intende, anche in questo caso, concedere la
cittadinanza onoraria al malvivente straniero in questione. “Forse il Sindaco e l’Amministrazione comunale anche stavolta, all’unanimità dei consensi del consiglio, ritengono opportuno concedere la cittadinanza anche a questo cittadino, per raggiungere finalmente anche ad Acireale quel modello di società multiculturale che tanto viene decantata da ogni amministrazione, locale e nazionale. Sarà forse alla luce di questi fatti che l’amministrazione comunale potrà ravvedersi sul principio dello Ius Soli per il quale chi nasce in Italia, anche se con sangue e cultura differente, potrà essere ciononostante italiano?

Riusciranno a non isolare il fatto di cronaca appena accaduto e a considerarlo come un anticipazione di ciò che succederà sempre più frequentemente nel nostro paese se si dovesse necessariamente accogliere e considerare italiano chiunque arrivi sulle nostre coste o nasca sul nostro territorio? Oppure la moda del falso buonismo e dell’accoglienza forzata non li spingerà nemmeno a chiedere un maggior controllo da parte delle forze dell’ordine sul territorio? Noi, sempre speranzosi in un futuro diverso da quello prospettato da questa classe politica e al lavoro per questo, nonché sicuri della non necessità di aggiungere alla criminalità locale pure quella straniera, vogliamo credere che qualcuno si ravveda sul principio dello Ius soli e dell’accoglienza senza “se” e senza “ma”, perché, come ad esempio nel caso acese, i bambini si devono amare anzitutto rispettandoli per le loro nazionalità, poiché non vi è legge per la quale chi è straniero debba voler essere necessariamente italiano”.

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