Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

«IL RE LEONE» AL TEATRO TRIFILETTI UN MUSICAL DI SUCCESSO

Per la prima volta in Italia è andata in scena la versione Broadway adattata al contesto nazionale dell’omonima produzione creata dalla casa d’animazione Walt Disney
Milazzo, 11/07/2013 - In un teatro gremito in ogni ordine e grado, che non ha potuto contenere per ovvi motivi di sicurezza parte del pubblico chiedente di assistere allo spettacolo, si è registrato un grande successo grazie alla cura dei dettagli ad opera dell’azione congiunta effettuata dal regista Giuseppe
Pollicina e dal direttore artistico Salvatore De Mariano, titolare della scuola di ballo «Dancing Art».
Nell’intreccio, snodatosi in due tempi, il dialogo si è alternato ai vari canti dei protagonisti, seguiti per l’occasione dall’eccellente perizia della vocal coach Nancy Rizzo, la quale anche recitato nella parte del facocero Pumbaa. La colonna sonora è stata eseguita dall’orchestra di fiati diretta da maestro Luciano Fraita. Nel palco la mirabile kermesse di colori ha rievocato i paesaggi dell’Africa equatoriale, a cui si sono aggiunti gli abiti sgargianti delle ballerine rievocanti l’abbigliamento delle popolazioni Masai e Boscimani. Molto interessanti le danze ispirate alla tradizione bantu con contaminazioni di hip-hop, break dance ed inserimento di balletti classici in alcune sequenze.
L’ambiente riprodotto sul palcoscenico ha rievocato egregiamente la savana e la foresta pluviale trasmettendo agli astanti non solo il concetto di natura selvaggia in un mondo ancora incontaminato, ma anche i buoni sentimenti e la saggezza contro ogni bieca ambizione, che svia ciascun individuo da una felice esistenza. Soddisfatto per il tripudio degli spettatori, Salvatore De Mariano nell’intervista rilasciata ha detto di essersi messo alla prova in uno spettacolo dai tratti molto impegnativi. Avendo iniziato a gennaio, egli ha elogiato il lavoro di squadra senza il quale non si sarebbe potuto produrre un simile lavoro teatrale. Ha espresso inoltre contentezza nell’avere infuso una molteplicità di sensazioni recando una messaggio di profondo affetto derivato dal rapporto padre/figlio. Tutte le musiche sono state riadattate ai canoni italiani in modo da rendere gradito la commedia musicale a tutto il parterre. Infine il giovane coreografo ha rilevato la presenza dei rappresentanti le istituzioni locali, motivo per esortare il primo cittadino di San Filippo del Mela a costruire un teatro.

Il poliedrico regista Giuseppe Pollicina (che è stato anche l’interprete protagonista del personaggio Mofasa), affermato sovrano dell’arte drammatica, ha manifestato la sua compiacenza, conseguenza di una fatica di cui ne è valsa la pena. Egli ha elogiato tutto il cast per la prestazione straordinaria, indice di versatilità nel ruolo loro assegnato e di disciplina, che l’arte teatrale impone. Come ogni progetto artistico in fieri, egli ha rilevato delle difficoltà iniziali, ma facilmente superate per la capacità e determinazione degli allievi del laboratorio per costituire un gruppo molto affiatato. Il genere musical è una delle sue passioni, ma i costi di realizzazione sono difficili da sostenere a causa della poca sensibilità imperante ancora nel tessuto sociale locale, ma non vuole demordere dall’intento di proseguire con le iniziative artistiche, poiché ha scoperto un enorme patrimonio di eccellenze presenti nel comprensorio fra Barcellona e Milazzo. «Il Re Leone» debutterà prossimamente nella piazza centrale di San Filippo del Mela, dove non mancherà di riscuotere i consensi di un pubblico sempre più vasto.

Foti Rodrigo

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