Centro di cardiochirurgia pediatrica di Taormina: chiarezza e mantenimento del presidio

La Cisl Messina vicina alla protesta dei genitori del CCPM,  Centro di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale San Vincenzo di Taormina . Alibrandi: “Mercoledì in Commissione Sanità chiederemo chiarezza e il mantenimento del presidio”. Messina, 15 giugno 2025 - Vicinanza della Cisl Messina ai familiari dei piccoli pazienti del CCPM di Taormina che hanno avviato la mobilitazione in vista della scadenza della proroga. “Da diverso tempo stiamo lavorando per chiedere una deroga per il Centro di Taormina - afferma il segretario generale Antonino Alibrandi - sappiamo che non è facile ma abbiamo fiducia, per questo abbiamo chiesto ed ottenuto per mercoledì prossimo la convocazione da parte della Commissione Sanità dell’Ars. Chiederemo chiarezza e, con forza, il mantenimento del reparto all’ospedale San Vincenzo di Taormina, fondamentale per la continuità e la cura dei pazienti che trovano professionalità nei medici e nel personale sanitario ma anche sostegno in un percorso part...

CARO-VITA: SPESA PIU' CARA A MESSINA E SIRACUSA, MEGLIO CHIEDERE IL "NULLA AOSTA"

Inchiesta in 68 città, risparmi fino a 1400 euro all'anno. Una famiglia italiana usa un quarto dell’intero budget a disposizione per la spesa alimentare e prodotti per l’igiene personale e per la casa. Per l’Istat nel 2012 ogni famiglia ha speso complessivamente in media in un mese 2.419 euro, -2,8% rispetto all’anno precedente
29 agosto 2013 - Una voce consistente del bilancio, su cui è possibile realizzare risparmi concreti, fino a
1400 euro in un anno se si sceglie il punto vendita meno caro nella propria città. Visitati 907 punti vendita, rilevato un milione di prezzi. L’indice di convenienza è stato calcolato sui prezzi di un paniere di 500 prodotti di marca, costruito su 105 tipologie merceologiche e ponderando l’acquisto e l’utilizzo più frequente (latte e pasta, per esempio) nella spesa tipo degli italiani.

La città in media più conveniente è Pistoia: qui in un anno una famiglia spende 5.876 euro. Al contrario, dove c’è un’offerta povera – poche insegne, punti vendita solitari, la concorrenza non esiste e i prezzi si livellano verso l’alto: è il caso di Aosta, la città più cara dell’inchiesta, con 6.850 euro per la spesa tipo. Le grandi città si posizionano tutte poco sopra la media nazionale: Napoli, Torino (6.400 euro di spesa) poco meglio di Milano (6.500 euro) e Roma. Care anche Messina, Siracusa, Reggio Calabria, Sassari, per poi chiudere con Aosta.

Se si sceglie di acquistare negli hard discount prodotti non di marca o a marchio commerciale il risparmio s’impenna di oltre il 50%. Altroconsumo ribadisce che risparmiare è possibile: consultate le tabelle dell’inchiesta, scegliete il punto vendita meno caro nella vostra città e siate costanti nel frequentarlo, invece che seguire lo specchietto per la allodole dell’offerta stagionale o occasionale.

I risultati dell’indagine disponibili sul sito dell’organizzazione http://www.altroconsumo.it/supermercati

Commenti