Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MILAZZO: “ULYSSES: BENVENUTI A TEATRO!”, DOMENICA AL CASTELLO

Milazzo, 27/9/2013 - Domenica alle 21.30 su iniziativa della “Compagnia del Castello” si terrà all’interno della cittadella fortificata “Ulysses: Benvenuti a Teatro!”, un progetto di Monica Cavatoi, Claudia Calcagnile e Michele Catania condotto in collaborazione con il Comune di Milazzo e con la cooperativa Utopia.
Non si tratta di uno spettacolo, bensì della conclusione di una attività formativa che ha avuto come destinatari e partecipanti del progetto minori non accompagnati richiedenti asilo politico, domiciliati a Milazzo e nei comuni limitrofi. Sono stati loro stessi a mettere in scena il racconto di un lungo viaggio – forse interminabile – fatto di sogni, speranze, delusioni, attese, ricerche, incontri, volti, suoni, domande, scontri, ricordi.

Quello di domenica sarà quindi l’esito performativo di un laboratorio integrato di teatro sociale, condotto da Monica Cavatoi, svoltosi presso la Cittadella Fortificata di Milazzo nei mesi di agosto e settembre, in cui si è lavorato alla costruzione di un luogo-tempo in cui sperimentare la forza dell’incontro tramite la ricerca e la creazione di linguaggi “altri”, afferenti l’area artistico-teatrale.

I giovani partecipanti al progetto, provenienti dalla Somalia, dalla Liberia, dal Gambia, dalla Costa d’Avorio, dall’Egitto, dall’Eritrea – ha spiegato la regista - hanno avuto la possibilità di confrontarsi con la cultura ospitante attraverso la formazione di un gruppo integrato, formato da educatori e mediatori di comunità, operatori teatrali, giovani residenti a Milazzo. Il lavoro di gruppo è stato un’occasione per misurarsi, tramite i linguaggi dell’arte, su più fronti: cultura dell’accoglienza, sviluppo di competenze artistiche professionalizzanti, conoscenza di culture “altre”, consapevolezza dell’universo identitario e collettivo d’appartenenza.

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