Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

CROCETTA A FLORESTA: «L'EOLICO HA DEVASTATO IL PAESAGGIO, IL SOLE È LA NOSTRA PRIMA FONTE DI RICCHEZZA»

Floresta (Me), 22/10/2013 – E’ così distante Floresta, in provincia di Messina, dalla civiltà dei consumi… energetici, dalle fonti ufficilia di produzione dell’energia elettrica da non fare neppure immaginare che il governatore della Sicilia Crocetta, intervenuto alla seconda sagra di Ottobrando, potesse parlare proprio di energia e in particolare dell’eolico: «Basta con queste pale eoliche, fermiamole per sempre. Fermiamo l'eolico e facciamo una verifica dell’'impatto che questo sistema infernale ha sull’ambiente e in Sicilia», ha detto il presidente Rosario Crocetta nella piazza di Floresta.
«L'eolico ha devastato il paesaggio – ha detto il presidente Crocetta a Floresta – e noi dobbiamo dire basta ai parchi off-shore che deturpano luoghi di rara bellezza, incontaminati e potenzialmente ricchi di ben altre risorse, a discapito del turismo, dell’agricoltura e dell’industria di trasformazione agricola. Noi, in Sicilia, intendiamo produrre energia eco-compatibile, il solare è la nostra prima fonte di ricchezza».
“In Sicilia – ha detto Crocetta – con l’eolico abbiamo chiuso. A Gela abbiamo inaugurato il più grande polo fotovoltaico d'Europa e quella sarà la direzione che intendiamo dare alla produzione di energia in Sicilia. Bisogna mettere una pietra sopra alle pale eoliche, brutte da vedersi, invadenti, e pericolosa in quanto sull'energia alternativa in Sicilia la mafia ci ha messo le mani, come hanno dimostrato le inchieste della Dia, portando alla confisca di un tesoro da 1,3 miliardi e 43 società intestate a Vito Nicastri, presunto emissario del boss mafioso Matteo Messina Denaro”.

E proprio qua, in questo territorio dei Nebrodi, dove ancora sopravvive la cultura contadina, dove l'automobile e l'asino convivono non reciproco rispetto, sorge uno dei parchi eolici più chiassosi della Sicilia, quel parco eolico dei Nebrodi che ha portato ad arresti e inchieste della magistratura. Qua le pale eoliche sembrano un esito incomprensibile della 'cultura' dell'Europa che non sa ancora che in giro esiste davvero la campagna. 

Commenti