Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MESSINA: IN POSSESSO DI UN’ARMA ORIENTALE MA NON DI PATENTE, 2 PERSONE DENUNCIATE

Messina, 17 ottobre 2013 - Nei giorni scorsi, nel corso dei quotidiani servizi preventivi svolti dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile finalizzati alla prevenzione ed al contrasto dei reati e degli illeciti amministrativi, in particolare quelli connessi alla guida degli auto-motoveicoli in violazione delle vigenti normative con conseguente potenziale pericolo per la propria ed altrui incolumità, gli equipaggi delle gazzelle dell’Arma hanno deferito in stato di libertà un diciottenne messinese, responsabile di possesso illecito di arma e guida senza patente. Alla guida di un grosso motociclo senza patente, in possesso di un’arma orientale e di una dose di marijuana, non si è praticamente fatto mancare quasi nulla il poco più che diciottenne caduto nella rete dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Messina.

 Il giovane aveva inizialmente destato alcuni sospetti nell’equipaggio di una gazzella in servizio nella zona del centro, poiché alla vista dei militari aveva parcheggiato il mezzo a due ruote su cui stava viaggiando ed aveva cercato di allontanarsi a piedi con fare circospetto. Immediatamente fermato e sottoposto ad approfondito controllo, anche alla luce di alcuni precedenti di polizia a proprio carico, lo stesso veniva sorpreso con una dose di marijuana in tasca, per la quale riteneva plausibile giustificarsi dicendo che ne era un semplice assuntore. Ma la vera sorpresa è arrivata in seguito, quando i Carabinieri hanno trovato, nel vano sottosella del motociclo, un’arma di origine orientale, il nunchaku, per il cui possesso il giovane non forniva alcuna ragionevole spiegazione. Dai successivi controlli dei documenti di guida, emergeva inoltre che il centauro in erba non aveva alcun titolo per mettersi al manubrio del motociclo, non avendo mai conseguito la patente. Denunciato quindi per possesso illecito di arma e per guida senza patente, il ragazzo è stato anche segnalato al Prefetto della città quale abituale assuntore di sostanze stupefacenti.

Sempre nell’ambito dei serrati servizi di controllo del territorio mirati al contrasto al fenomeno degli stupefacenti, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno altresì segnalato al Prefetto di Messina un ventenne messinese trovato in possesso di una modica quantità di marijuana. Il giovane faceva parte di un gruppo di nove coetanei che, al passaggio di una gazzella dei Carabinieri nelle vicinanze del loro luogo di ritrovo notturno, si allontanavano senza ragione. Intervenuti immediatamente, i militari dell’Arma notavano il ragazzo gettare qualcosa in una pianta, prima di darsi ad una vana fuga a piedi. Solo una volta raggiunti ed identificati tutti i componenti del gruppo, i Carabinieri hanno avuto modo di verificare che il giovane aveva cercato di disfarsi di una dose di marijuana, in relazione alla quale lo stesso si dichiarava unico possessore e abituale assuntore dello stupefacente. In conseguenza del fatto che il ragazzo aveva la materiale disponibilità di un mezzo a motore, parcheggiato poco distante, veniva anche ritirata la patente di guida per un periodo di trenta giorni.

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