Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MILAZZO: SPESE LEGALI COOPLAT, LA GIUNTA NEGA I RIMBORSI AD EX AMMINISTRATORI

Milazzo, 10/10/2013 - La giunta municipale ha annullato in autotutela la delibera n. 41 adottata il 19 aprile del 2012 che prevedeva il rimborso delle spese legali soste¬nute dall'ex consigliere Francesco De Pasquale nel processo Cooplat nel quale è stato assolto. L'esecutivo è giunto a tale conclusione sulla base di una attività di accertamento che ha verificato che l'atto posto in essere da De Pasquale durante il suo mandato politico di assessore, ha comunque arrecato un danno al Comune dal punto di vista erariale.

"Per quanto emerso dalle ricognizioni contabili e dagli atti propedeutici alla dichia¬razione di dissesto, dalle relazioni accompagnatorie, nonché dalle successive ricognizioni contabili effettuate dai competenti uffici e organi - si legge nel corpo della delibera - si evince che anche la vicenda relativa all'affidamento alla Cooplat del servizio di raccolta rifiuti ha pesantemente gravato sulle casse comunali, contribuendo al consolidato stato di difficoltà economica".

"La più recente giurisprudenza supportata anche da pareri di diverse sezioni regionali di controllo della Corte dei Conti – sostiene ancora la giunta - ha ribadito che pur in presenza della più ampia formula assolutoria, ai fini dell'ammissibilità del pagamento è indispensabile l'assenza di conflitto di interessi anche potenziale per l'Ente che la condotta di amministratori possa aver determinato sotto altri aspetti".


Conflitto che in questo caso ci sarebbe in quanto "il Tribunale ha sì pronunciato l'assoluzione degli imputati a motivo della carenza dell'elemento materiale del delitto di abuso d'ufficio e della mancanza dell'elemento soggettivo del dolo", ma nella motivazione della stessa sentenza emerge anche "che i consulenti della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti hanno individuato profili di ille¬gittimità tanto nell'adozione delle ordinanze sindacali contingibili ed urgenti di affidamento del ser¬vizio, che avrebbero comportato un artificioso frazionamento dell'appalto, quanto nella deliberazio¬ne della giunta municipale 851 del 31 dicembre 2001, in quanto non assistita dalla necessaria coper¬tura finanziaria".
L'ex consigliere De Pasquale a seguito di questo provvedimento ha presentato un decreto ingiuntivo. Il Comune ha deciso di proporre opposizione affidando l'incarico all'avv. Claudio Rugolo.

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