Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

IN MILLE DALLA PROVINCIA DI MESSINA A PALERMO PER LA GRANDE MANIFESTAZIONE REGIONALE

Messina, 22 novembre ’13 – Oltre mille persone raggiungeranno domani mattina Palermo per la manifestazione regionale della Cisl Sicilia. Dal stretto partiranno alla volta del capoluogo 18 pullman e decine di auto. Tante le persone che hanno scelto il treno con partenza all’alba dalla stazione centrale di Messina.
Per la Cisl in Sicilia c’è bisogno di “coraggio affinché con la prossima legge regionale di Stabilità prenda le mosse una strategia di risanamento e sviluppo”.

La regione affonda nella recessione con un Pil che a fine anno calerà del 4% sul 2012 e con una domanda delle famiglie che riporterà il -3,5%. L’iniziativa della Cisl Sicilia unirà, con una grande manifestazione, Palazzo dei Normanni a Palazzo d’Orleans, per invocare una “rottura storica col passato, nella gestione della spesa e della cosa pubblica”.

Il sindacato chiede “scelte epocali di cambiamento, anche in settori finora socialmente assistiti. Per decenni milioni di euro sono stati risucchiati da sprechi, clientele, rendite, inefficienza, disorganizzazione e adesso – sottolinea il sindacato - serve un’inversione di rotta recuperando e dirottando risorse in favore di politiche di drastico taglio delle addizionali locali e regionali, per il superamento della crisi e la necessaria coesione sociale. Per questo è fondamentale il concorso di tutti: della politica, delle istituzioni. E delle forze sociali che, anch'esse, devono dare in Sicilia segnali di discontinuità e di impegno innovativo e non rituale.

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