Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MILAZZO: IL COMUNE INTITOLA DUE STRADE A TINDARO LA ROSA E GIUSEPPE CURRÒ

Milazzo (Me), 2/11/2013 - Il 22 novembre l’Amministrazione comunale ricorderà Tindaro La Rosa e il sindacalista Giuseppe Currò intitolando ad entrambi due strade cittadine: la via Valverde a Giuseppe Currò e la via Tonnara (intersezione vico Antares) a Tindaro La Rosa. Nella circostanza sarà dedicata anche una strada alle gelsominaie di Milazzo (la via dei Tigli) che furono protagoniste, prima dell’avvento dell’industrializzazione, dell’economia milazzese.

La giornata del 22, oltre alla intitolazione delle strade – che avverrà nel mattino – si caratterizzerà anche per la presentazione del libro di Tindaro La Rosa “Racconti di un comunista di periferia”, con la prefazione di Simona Mafai e gli interventi del sindaco Carmelo Pino, dell’assessore al turismo Dario Russo, del figlio di La Rosa, Santì e del comm. Mimmo Di Meo, già segretario della Dc cit-tadina.

“Abbiamo ritenuto opportuno promuovere questo momento – ha detto il sindaco Carmelo Pino – per ricordare un politico di primo piano dell’immediato dopoguerra. Tindaro La Rosa, sindacalista e massimo esponente delle lotte contadine ed operaie, sempre eletto nel Pci, fu consigliere, assessore e vicesindaco di questa città distinguendosi per una correttezza che gli valse la stima e gli apprez-zamenti incondizionati di tutte le forze politiche, anche di altri schieramenti”.

“L’azione di La Rosa – ha aggiunto Dario Russo – è stata la continuazione ideale di quella comin-ciata da un altro politico e sindacalista milazzese, Giuseppe Currò, fondatore della locale Camera del Lavoro, rappresentante in seno al consiglio comunale fin dagli anni successivi al dopoguerra delle istanze dei contadini e dei lavoratori. Due personaggi che meritano di essere ricordati, al pari di tutte le gelsominaie milazzesi: migliaia di donne che già prima della seconda guerra mondiale lavoravano faticosamente , fin dalla notte, nelle campagne per cogliere fiori di gelsomino”.

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