Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

PRECARI SICILIA: CROCETTA ISTITUISCE L'ALBO UNICO E CONVOCA I SINDACATI

Palermo, 30/11/2013 - Prima della definitiva approvazione del ddl sui precari il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha organizzato con gli assessori interessati un incontro con i sindacati in programma lunedì prossimo, alle 11, mentre alle 12 ci sara' un incontro con i capigruppo della maggioranza. Successivamente il testo sara' discusso con tutti i capigruppo all'Ars e con le commissioni parlamentari. Il ddl e' un testo di riordino di tutto il sistema del precariato, prevede la proroga di tutti i lavoratori del bacino dei precari per tre anni e il contestuale avvio delle procedure di stabilizzazione.
E' previsto un albo unico regionale di tutti i precari, lsu, asu e altri, articolato in tre sezioni: la prima in cui sono inseriti lavoratori di categoria a e b, la seconda c e d, la terza i lavoratori asu. Poi ci sarà un ulteriore elenco di lavoratori precari del settore sanità che per il decreto Balduzzi verranno a gravare sul fondo sanitario, per i quali e' prevista una proroga dei contratti per tre anni e l'avvio della procedura di stabilizzazione. Sono previste forme di incentivazione per l'esodo di tali lavoratori. Previste borse di auto impiego e utilizzazioni nell'ambito di imprese dei lavoratori che verrebbero assunti a tempo indeterminato con un incentivo della Regione. Previsto un ulteriore bacino dei precari, quelli della Regione, per i quali e' contemplata la proroga per tre anni e l'avvio delle procedure di stabilizzazione.

Sicilia. Il Presidente Crocetta scrive a Letta sui precari.

Palermo, 28 novembre 2013 - Caro Enrico, I provvedimenti di legge o sono uguali per tutti o sono iniqui.
Così si e' verificato ieri sui precari al Senato, quando e' stato approvato un emendamento sui precari calabresi che io apprezzo perché risolve il dramma di migliaia di famiglie povere del sud. Solo che la Regione Siciliana, di intesa con il Ministero della Funzione Pubblica, aveva concordato un emendamento che era sostanzialmente uguale a quello approvato per la Calabria, senza addirittura alcuni costi aggiuntivi per lo Stato e soprattutto aveva la caratteristica generale, cioè, non prefigurava privilegi per la Regione Siciliana ma si applicava a tutto il Paese. Cosa racconterò, Enrico, ai precari siciliani che aspettano da 25 - 30 anni di risolvere il loro sogno, che c'è un governo che ai loro colleghi calabresi dà di più? Che rende immediatamente possibile la stabilizzazione senza costi per la regione Calabria, mentre in Sicilia dovremo fare gli acrobati attraverso una legge regionale che stiamo elaborando, ispirata a una circolare del Ministero della Funzione Pubblica, che potrà far assumere i precari siciliani in numero ridotto rispetto ai calabresi e lo farà a spese della Regione? Questo dopo aver effettuato ulteriori tagli per 350 milioni e dopo un miliardo e mezzo di risparmio già fatto nel 2013. Sinceramente ci sembra un modo assurdo di trattare una Regione che sta facendo in questo momento sacrifici enormi e portando avanti una politica di rigore sulla spesa pubblica.
Presidente, la Sicilia chiede di essere trattata come le altre regioni d'Italia, non accetta discriminazioni e io allo stato attuale comprendo le mobilitazioni siciliane contro il trattamento iniquo che il governo sta praticando nei confronti della nostra Regione. Da Presidente non ho mai condiviso le proteste di piazza, ritengo che non sia questo il ruolo di un uomo delle istituzioni, ma credimi, quando si deve combattere contro le ingiustizie formali e sostanziali, è giusto che ognuno di noi riprenda il ruolo di cittadino per esprimere la propria indignazione.

Cari saluti

Rosario Crocetta
Presidente della Regione Siciliana

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