Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

UN UOMO, LA SUA FEDE, LA SUA SICILIA NEL LIBRO "DESIDERIO DI DI SALVATORE BUCOLO

28/11/2013 - Lunedì 2 dicembre alle ore 17 nel "Salone degli Specchi" della Provincia Regionale di Messina, Salvatore Bucolo presenterà il suo libro "Desiderio di Metafisica" edizioni Graus. Saranno presenti S.E. l'arcivescovo Santo Rocco Gangemi, nunzio apostolico in Guinea, l'editore Pietro Graus e Padre Giuseppe Brancato. Introdurrà e coordinerà i lavori, la giornalista Letizia Passarello. La sua terra, le sue passioni, "oggetti" coinvolgenti di un luogo che suscita amore, ma anche ribellione e rabbia. Nel libro di Salvatore Bucolo “Desiderio di metafisica” l’autore, che ricopre anche la carica istituzionale di primo cittadino di Mazzarà Sant’Andrea, attraversa tutto quel mondo che lo circonda e descrive immagini, sensazioni.

E’ ben illustrata la sua silloge dalla prefazione di Sua Eminenza il cardinale Giovanni Coppa, che ha incontrato l’autore il 26 agosto del 2012. Coppa rimase affascinato da quei luoghi, incantato dal degradare ondulato dei colli, dal “verde variegato degli agrumeti e oliveti disposti in ordine perfetto”. Secondo il cardinale nelle poesie di Bucolo rivivono “l’incanto, le profondità, le contraddizioni, le passioni dell’anima siciliana”. “La sua Sicilia - prosegue in un altro punto l’alto prelato - è anche un richiamo continuo alle realtà profonde del sentimento, della preghiera, della fede, della vita e della morte, e in esse le vestigia remote del passato parlano al tempo presente”. E allora qual è quel desiderio di metafisica che anima il libro di Bucolo? Da cosa prende spunto? La sua riflessione arriva da una “virile nostalgia”. Liriche palpitanti di vita, accenti, coloriture che trasudano quella necessità di descrivere e comprendere il mondo intorno, ma dal punto di vista di un uomo che si interroga sulla bellezza e sul rapporto tra l’esistenza e il sublime. Bucolo così rappresenta tutti gli uomini che si cercano e si raccontano attraverso quegli interrogativi, che mirano all’essenza.
Qualche dedica al “grande polacco”, ed alcuni versi "stretto alle Tue gambe piango/ed ancorato al Tuo Santo nome/imploro ancora una volta il Tuo amore./Amore di figlio smarrito/ma desideroso del Tuo bene/amore di peccatore infame/ma ansimante del Tuo perdono”. I toni sanno essere anche molto più laici: “distese di capperi ammantano l’orizzonte/innocenti palme adornano l’incenerito cratere/e minute viuzze la fede in malizia trasformano/menando le genuine anime nella conca di zolfo./La malvasia lo spirito ha inebriato e l’anima avvizzita…/” Salvatore Bucolo è siciliano doc, all’attività di poeta affianca quella di amministratore, è Laureato in Sacra Teologia all’Università Pontificia Salesiana. E’ esperto di bioetica e sessuologia con un Master conseguito alla Pontificia Salesiana, ha anche conseguito le Lauree in Scienze dell’Educazione e Formazione e Scienze Pedagogiche all’Università di Messina. Dal 2012 è sindaco di Mazzarà Sant’Andrea in provincia di Messina.

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