Baarìa Film Festival, a Bagheria il primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”

BAARIA FILM FESTIVAL.  “La Sicilia e le altre isole”.  Dal 2 al 6 luglio 2025.  Tra gli ospiti i premi Oscar Giuseppe Tornatore e Danis Tanovic, gli attori Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso e Alessio Vassallo, il regista e direttore della fotografia Daniele Ciprì e i registi Costanza Quatriglio, Luca Barbareschi e Aurelio Grimaldi.   23/06/2025 - Il  Baarìa Film Festival  (Bagheria, PA), primo festival italiano interamente dedicato al “cinema insulare”, ha annunciato il programma, tra opere inedite o poco note in Italia e il meglio tra le 1140 iscrizioni provenienti da tutto il mondo. In  Arcipelaghi , sezione competitiva di  lungometraggi,  figurano tre film che hanno rappresentato il loro paese agli Oscar 2025:  Old Fox  del regista taiwanese  Ya-chuan-Hsiao ,  romanzo di formazione ambientato nella Taiwan di fine anni Ottanta ,  Under the Volcano  del polacco  Damian Kocur , che segue le vicende di una fam...

BABBO NATALE E' UN IMMIGRATO: MI CHIAMANO COSI' MA MI CHIAMO NICOLA

Babbo Natale è l’erede di San Nicola, antico vescovo di Mira, in Asia Minore, che una leggenda vuole portatore di doni ai bambini. San Nicola è venerato da cattolici, protestanti e ortodossi, è il protettore dei fanciulli e dei marinai. Sint Nicolaas è sbarcato insieme agli immigrati olandesi negli States, dove si è fuso con il personaggio anglosassone di Father Christmas diventando per tutti Santa Claus
24/12/2013 - Il Tempo e la Storia, il programma di Rai Educational condotto da Massimo Bernardini, in onda mercoledì 25 dicembre alle 13.10 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, ch. 54 del Digitale Terrestre e ch. 23 Tivù Sat, presenta ,“Babbo Natale” con Alessandro Barbero. Croce e delizia del Natale, i regali non sono solo una deriva consumistica dell’epoca del boom. La tradizione dello scambio dei doni, in questo periodo dell’anno, ha un’origine antichissima, così come tutte le figure e le tradizioni legate a questa festa. Babbo Natale è un simbolo riconosciuto in tutto il mondo, ma in realtà – dice lo storico Alessandro Barbero – esiste da pochissimo tempo , l'hanno inventato gli americani rivisitando una figura antichissima. Il Babbo Natale di oggi è l’erede di San Nicola, antico vescovo di Mira, in Asia Minore, che una leggenda vuole portatore di doni ai bambini. Il famoso abito rosso deriverebbe perciò dall’antico mantello da vescovo, color porpora.

San Nicola, è venerato da cattolici, protestanti e ortodossi, è il protettore dei fanciulli e dei marinai. Il santo, Sint Nicolaas, è sbarcato insieme agli immigrati olandesi negli States, dove si è fuso con il personaggio anglosassone di Father Christmas diventando per tutti Santa Claus. Dal 1800 in poi una serie di racconti, poemi e illustrazioni hanno aggiunto via via nuovi dettagli alla sua storia. Con la rivoluzione industriale anche Santa Claus dismette gli antichi panni ecclesiastici per assumere le fattezze opulente che gli attribuisce per primo il disegnatore statunitense Thomas Nast nel 1863.

L’omone rubicondo con la barba bianca e il completo rosso di oggi però, è frutto della matita di un signore svedese che, nel 1931, fu incaricato dalla società produttrice della bibita più famosa al mondo di ideare una nuova campagna pubblicitaria. Haddon Sundblom decise così di rivolgersi alla clientela più giovane, ridisegnando in chiave bonaria il famoso vescovo-elfo portatore di regali. E’ per questo che Babbo Natale, casualmente o no, indossa in tutto il mondo i colori del famoso logo, che con il suo successo ha contribuito a diffonderne la tradizione - dall’America all’Asia, dall’Antartide al Polo Nord, dall’Africa all’Australia.

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