Ristoratori palermitani indagati per estorsione potranno riavere le armi

Ristoratori palermitani indagati per estorsione potranno riavere le armi. Nel marzo 2022, militari dell’Arma dei Carabinieri, notificavano a due ristoratori palermitani un avviso di garanzia emesso dalla Procura della Repubblica di Palermo, nell’ambito di un procedimento penale, poiché indagati in concorso per il reato di estorsione. 18/06/2025 - Al contempo, i medesimi militari provvedevano ad operare il ritiro cautelare delle armi e munizioni, regolarmente detenute e, successivamente, la Prefettura di Palermo, ritenendo di condividere la proposta formulata dall’Arma dei Carabinieri, che aveva evidenziato la asserita mancanza dei requisiti necessari a garantire l’affidabilità degli interessati, decretava il divieto di detenzione di armi e munizioni a carico degli imprenditori. Avverso i suddetti decreti prefettizi i ristoratori, assistiti dagli avv.ti Girolamo Rubino e Daniele Piazza, insorgevano innanzi al T.A.R. Sicilia – Palermo lamentando la violazione delle norme del T.U.L.P.S., ...

D’ASERO, ALONGI E GERMANÀ: “SALVIAMO LE UNIVERSITÀ DI PALERMO, MESSINA E CATANIA”

Palermo, 11/12/2013 - “La prossima Finanziaria deve dare delle risposte certe. La risposta al tema del lavoro passa da alcuni nodi cruciali: occorre una vera e propria rivoluzione culturale” dicono il capogruppo, Nino D’Asero, e i deputati regionali del Pdl Ncd Piero Alongi e Nino Germanà, i quali specificano qui di seguito: “Il sociale immediato, aiuti alla piccola e media impresa di ogni comparto, e quello proiettato a un futuro virtuoso che passa sicuramente dal salvataggio delle nostre tre principali e storiche Università: Palermo, Messina e Catania”.

“Come giustamente sottolineato anche dal collega Giuseppe Picciolo del Drs – riprendono i tre deputati Pdl Ncd – bisogna assolutamente porre rimedio ai tagli nazionali sui tre Atenei che non possono e non debbono rischiare il default”. “Per il salvataggio delle Università necessita un doppio intervento regionale – concludono D’Asero, Germanà e Alongi – Innanzitutto, reperire almeno cinque milioni per l’immediato e intervenire per lo scorporo della spesa di pertinenza sanitaria, cioè per la gestione dei policlinici. Spesa che dovrà, come già accade in altre regioni, esser sostenuta dal Servizio sanitario nazionale, sì da permettere un diverso utilizzo dei fondi, finalizzandoli alla ricerca e alla formazione universitaria nell’Isola”.



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