Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

“GRANDI ALBERI MONUMENTALI DEI NEBRODI”: 60 SPLENDIDI ALBERI PLURISECOLARI, PRESENTATO A ROMA IL VOLUME

Presentato a Roma, il Libro sui “Grandi alberi monumentali dei Nebrodi”. Partendo dal grande “Acerone” di Monte Soro sarà creato un itinerario all’interno del Parco
S. Agata Militello, 3 dicembre 2013 - Presentato ieri a Roma, il libro dedicato a grandi alberi monumentali del Parco dei Nebrodi, una raccolta di immagini e schede di 60 splendidi alberi plurisecolari, selezionati su oltre 200 piante. La pubblicazione, edita dal Parco dei Nebrodi, è stata presentata dal Presidente dell’Ente Parco, Giuseppe Antoci, durante un incontro organizzato in collaborazione con Federparchi e con la Società Botanica Italiana, svoltosi all’interno del Centro convegni “Carte Geografiche”.


Insieme ad Antoci, anche il Presidente di Federparchi, Giampiero Sammuri e Carlo Blasi dell’Università La Sapienza di Roma. Presenti pure Franco Maria Raimondo, presidente della Società di Botanica Italiana e Rosario Schicchi dell’Università di Palermo, che insieme a Giuseppe Bazan e Pasquale Marino hanno curato il prezioso volume.
“Il prossimo passaggio sarà la presentazione del libro nel territorio del Parco, ma soprattutto la creazione di un itinerario naturalistico che partendo dall’Acerone, alto oltre 20 metri e con una circonferenza di oltre 6 metri, collocato alle pendici di Monte Soro (1847 m.), faccia conoscere al pubblico questo splendido patrimonio della Sicilia”. Lo ha dichiarato Giuseppe Antoci durante la presentazione.

Il volume “I grandi alberi dei Nebrodi”, edito dall’Ente Parco e curato dai botanici Rosario Schicchi, Giuseppe Bazan, Pasquale Marino & Francesco M. Raimondo dell’Università di Palermo, sono riportate schede e immagini riguardanti 60 splendidi alberi plurisecolari, selezionati su oltre 200 piante. Alcuni di essi hanno caratteri di eccezionalità rispetto a quelli presenti in altri contesti della Sicilia e del territorio italiano. Tra questi, anche il grande “Acerone” che si erge maestoso con oltre 20 metri di altezza e 6 metri di circonferenza alle pendici di Monte Soro, l’estremità più elevata dei Nebrodi (1847 m.), e l’enorme faggio di Fago Scuro; entrambi, per le dimensioni del loro fusto, sono gli individui più grandi delle rispettive specie in Sicilia e, con molta probabilità, anche del territorio Italiano.

Altri esemplari rilevanti, inseriti nel libro, sono alcuni olivi, censiti nei territori dei comuni di Caronia, Pettineo e Tusa, che superano i 9 m di circonferenza a petto d’uomo e i 18 m in corrispondenza della ceppaia. Tali ulivi ricordano quelli di cui parlano le Tabulae Halaesinae per un’antica area dei Nebrodi (Alesa Arconidea) e del suo territorio limitrofo, dove vetusti esemplari assurgevano al ruolo di monumenti naturali, attraverso il contrassegno del monogramma alesino inciso sulla corteccia, proprio come segno durevole di confine.


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