Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

PIANISSIMO, I LIBRI SULLA STRADA: A S. MARGHERITA LA LIBRERIA “PORTATA A SPASSO” DA LEGGIU E DAL SUO AUTISTA

“Pianissimo”, lontanissimo: si è conclusa a Gioiosa Marea la seconda fase del viaggio di Filippo Nicosia di Maria Ilenia Crifò Ceraolo
Gioiosa Marea (Me), 24/12/2013 - Il 23 Dicembre 2013, con l’ultima tappa presso l’Agriturismo Santa Margherita di Gioiosa Marea, si è conclusa la seconda fase del viaggio di Pianissimo – Libri sulla strada. Il furgone Leggiu di Filippo Nicosia, carico di libri, è giunto ad allietare con letture per grandi e bambini, la struttura situata nella ridente località collinare di Santa Margherita.
Compagni di viaggio per questa tappa anche Monia Alfieri, attrice messinese, che ha intrattenuto i bimbi rappresentando le fiabe di alcuni libri, il poeta Enrico De Lea, che ha letto alcuni suoi versi, e Carmen Romeo, studentessa laureanda in Lingue e Letterature Straniere.

Ma com’è nata l’idea di Pianissimo? La mente va indietro nel tempo, agli anni Cinquanta addirittura, quando Luciano Bianciardi, professore, bibliotecario e poi scrittore, guidava il suo Bibliobus per le campagne toscane, seguendo il motto «Se la gente non va dai libri, saranno i libri ad andare dalla gente».
A questo padre putativo dell’iniziativa di Filippo, si sono aggiunte le suggestioni letterarie scaturite dalla lettura de Il Parnaso Ambulante di Christopher Morley, il tutto poi condito dalla buona volontà di un ragazzo che a soli 18 anni ha lasciato la sua terra, la Sicilia, per trasferirsi a Roma, dove ha iniziato a lavorare presso l’ufficio stampa di una casa editrice. Ciò fino ad Aprile di quest’anno, quando Filippo decide di mettere letteralmente “sulla strada” il suo progetto e così apre un sito (http://www.pianissimolibrisullastrada.it/), che è un diario di viaggio dove racconta la sua esperienza; allestisce un furgone-libreria che chiama Leggiu; decide di dare un nome al suo progetto e lo chiama Pianissimo, come il titolo di una raccolta di poesie di Camillo Sbarbaro. Tutto ha un suo senso, aggrovigliato in un sagace gioco di parole. 
Il nome del furgone ad esempio, Leggiu, che in dialetto siciliano può voler dire più cose, tutte correlate e pertinenti: Leggo, Leggìo ma soprattutto Piano. E poi Pianissimo, titolo crepuscolare, in un’esperienza che di crepuscolare ha ben poco, se non alla fine quando, concluso il viaggio, ci si rinchiude in se stessi per meditarne i frutti.
 Alla chiusura introspettiva dei poeti come Sbarbaro, il viaggio di Pianissimo contrappone l’apertura e il senso del dare, attraverso i libri e le parole, alla gente incontrata sul cammino: «Pianissimo» aggiunge Filippo «è un superlativo assoluto – pianissimo, non piano – ed è l’assoluta volontà di prendersi il tempo di parlare con le persone», il gusto insomma di andare molto piano per non trascurare nulla, nel tentativo di andare, con questa filosofia, il più lontano possibile. 
È ancora Filippo a spiegarci: «La libreria è frutto della crisi, una mia personalissima e autarchica risposta alla crisi, per mettere al centro il lavoro del libraio e dell’editoria indipendente, per allargare il bacino dei lettori e rivalutare le singole competenze ancillari, senza le quali il libro non potrebbe giungere dallo scrittore al lettore». 
Il tentativo è dunque, non soltanto quello di Bianciardiana memoria, di portare la lettura dove è difficile “procurarsela”, ma soprattutto di dare una risposta ed un contributo alla ripresa di un settore, quello della lettura, che ha subito nell’ultimo periodo notevoli flessioni. Difatti, anche se la maggioranza della gente è in grado di leggere, solo una piccola minoranza sceglie di farlo. E allora ecco che i reading collettivi di autori meno conosciuti, pubblicati da case editrici indipendenti, possono diventare uno stimolo per educare alla lettura, partendo dai più piccoli. Una piccola goccia, che insieme ad altre gocce potrebbe però raggiungere grandi risultati. La libreria “portata a spasso” da Leggiu e dal suo autista è composta da una variegata serie di titoli, alcuni suggeriti pure da chi Pianissimo ha incontrato sul suo cammino: un viaggio “interattivo” dunque, al quale chiunque può prendere parte.
I libri possono essere letti e acquistati, poiché è così che questo viaggio trova la propria sovvenzione e la possibilità di continuare. Attraverso le varie tappe in Sicilia, Filippo ha inoltre riscoperto quella terra che, pur essendo stata la sua culla, conosceva poco. Adesso il viaggio si ferma per un po’, il tempo di «riposare gomme e pistoni, polmoni e ventricoli per poi ricominciare». Probabilmente si riprenderà ad inizio Primavera del 2014, quando Pianissimo potrebbe approdare oltre lo Stretto, in altre regioni del Sud Italia. Prima è però prevista l’uscita di un libro, scritto dallo stesso Filippo Nicosia, che racconterà cos’è stato Pianissimo in questi mesi. Tanti perciò i progetti ancora nella testa e nel cuore, che aspettano soltanto il tempo giusto e la prossima strada per potersi realizzare.

Maria Ilenia Crifò Ceraolo

Commenti