Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

“DONNE, MADONNE, SANTE & REGINE” OMAGGIO A SANT’AGATA

Mostre: a Catania “Donne, Madonne, Sante e Regine” vestite dalla stilista Marella Ferrera. Tra sacro e profano, una straordinaria collezione di statue lignee e manichini dal 1500 ad oggi. L’Omaggio a S. Agata: fino al 5 febbraio ingresso gratuito
Catania, 28 gennaio 2014 - Alla presenza della Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali di Catania, arch. Fulvia Caffo, e delle storiche dell’arte Carmela Cappa e Maria Teresa di Blasi, si è inaugurata a Catania, domenica scorsa, al Museum & Fashion “Donne, Madonne, Sante & Regine” – Omaggio a Sant’Agata”, mostra curata da Marella Ferrera.

Si tratta di una collezione di "Madonne Vestite” - manichini e ceroplastica – databili dal XVI secolo fino alla prima metà del XX cui sono accostate alcune opere contemporanee del Maestro Giammona.

Recuperando un’antica tradizione pagana e cristiana, ovvero la vestizione delle statue lignee con ori e abiti preziosi, la stilista catanese che nel 2009 ebbe il compito di “vestire” le dee Dèmetra e Kore (gli Acroliti di Morgantina oggi esposti al Museo Archeologico di Aidone, Enna) presenta una collezione di statue di Madonne che indossano abiti da lei elaborati.

Le "Madonne" in mostra, da quelle del XVI secolo alla splendida “Maria tessitrice”, delicatissima opera del XVIII secolo di produzione siciliana, sono realizzate in cera, legno e stoffa con parti mobili per agevolarne la vestizione e presentano interi corredi: abiti, mantelli, capi di abbigliamento, elaborate parrucche; alcuni manufatti utilizzano come struttura portante il trespolo di legno e la stoppa e il filo di cotone, ma la maggior parte sono scolpiti in legno con gli arti snodati.

Le Madonne, e lo testimonia il busto di Sant'Agata portato in processione in occasione delle feste, come le donne vere devono “apparire”, anzi essere bellissime, adornate come regine; non bastano solo le vesti e i manti preziosi ma devono esibire, e la tradizione si mantiene immutata come nel caso di Sant'Agata, anche i loro corredi di gioielli frutto delle donazioni dei devoti.

Donne, Madonne, Sante e Regine velate e svelate, anzi “Svilate”, appaiono all’improvviso nelle grotte, si coprono di ori e di luci sugli altari, si muovono al ritmo tragico e festoso della Pasqua siciliana. Questa mostra, così come una festa, si mostra e si nasconde, si offre e si ritrae, si avvicina allo sguardo e lo cattura per poi svanire nel ricordo di un bagliore e di un luccichio assordante.

La Mostra sarà visitabile fino al 26 aprile.


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