Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

GIUSTIZIA ITALIA: “SCONFORTANTI I DATI DEL MINISTRO CANCELLIERI, EPPURE DIFENDE LA RIFORMA DELLA GEOGRAFIA GIUDIZIARIA”

“Allerta giustizia. Siamo lontani da una soluzione!” Benedetto Attili, Segretario Generale Uil Pubblica Amministrazione
Roma, 21/01/2014 - “A dir poco sconfortanti i dati forniti dal Ministro della Giustizia, nel corso dell’odierna audizione alla Camera per la relazione sull’attività 2013: quasi 9 i milioni di processi pendenti nei tribunali italiani, tra civili e penali. Eppure il Ministro Cancellieri torna a difendere il percorso delineato dalla riforma della geografia giudiziaria, attribuendole "un'importanza strategica” sia in termini di risparmi di spesa per il bilancio dello Stato sia come strumento di efficientamento dell’attività.
Tuttavia, ciò che al momento possiamo constatare è il caos che regna sovrano negli uffici giudiziari, una bolgia infernale derivante dall’accorpamento delle sedi, dallo spostamento del personale, dall’inadeguatezza dei locali riceventi, dall’eccessiva ampiezza dei bacini di utenza.

Fattori ai quali si aggiungono gli oneri sostenuti per l’inevitabile aumento delle spese di notifica, i costi per i traslochi, quelli per le locazioni non cessate delle sedi soppresse, spesso adibite ad archivi a causa dell’incapienza dei locali delle sedi accorpanti. Ma ciò che più preoccupa è il forte disagio che ne deriva per i cittadini utenti e per gli operatori della giustizia, molto spesso soggetti a carichi di lavoro enormi in condizioni ambientali assolutamente inadeguate. I numeri esposti dal Ministro sono esemplificativi di un problema serio, che non è ipotizzabile pensare di risolvere con la riforma della geografia giudiziaria, così come è stata concepita. Per questo invitiamo il Ministro della Giustizia ad una profonda riflessione sulle modifiche necessarie, per le quali riteniamo assolutamente necessario un serio confronto con le Organizzazioni Sindacali.”



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