Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

GIUSTIZIA ITALIA: “SCONFORTANTI I DATI DEL MINISTRO CANCELLIERI, EPPURE DIFENDE LA RIFORMA DELLA GEOGRAFIA GIUDIZIARIA”

“Allerta giustizia. Siamo lontani da una soluzione!” Benedetto Attili, Segretario Generale Uil Pubblica Amministrazione
Roma, 21/01/2014 - “A dir poco sconfortanti i dati forniti dal Ministro della Giustizia, nel corso dell’odierna audizione alla Camera per la relazione sull’attività 2013: quasi 9 i milioni di processi pendenti nei tribunali italiani, tra civili e penali. Eppure il Ministro Cancellieri torna a difendere il percorso delineato dalla riforma della geografia giudiziaria, attribuendole "un'importanza strategica” sia in termini di risparmi di spesa per il bilancio dello Stato sia come strumento di efficientamento dell’attività.
Tuttavia, ciò che al momento possiamo constatare è il caos che regna sovrano negli uffici giudiziari, una bolgia infernale derivante dall’accorpamento delle sedi, dallo spostamento del personale, dall’inadeguatezza dei locali riceventi, dall’eccessiva ampiezza dei bacini di utenza.

Fattori ai quali si aggiungono gli oneri sostenuti per l’inevitabile aumento delle spese di notifica, i costi per i traslochi, quelli per le locazioni non cessate delle sedi soppresse, spesso adibite ad archivi a causa dell’incapienza dei locali delle sedi accorpanti. Ma ciò che più preoccupa è il forte disagio che ne deriva per i cittadini utenti e per gli operatori della giustizia, molto spesso soggetti a carichi di lavoro enormi in condizioni ambientali assolutamente inadeguate. I numeri esposti dal Ministro sono esemplificativi di un problema serio, che non è ipotizzabile pensare di risolvere con la riforma della geografia giudiziaria, così come è stata concepita. Per questo invitiamo il Ministro della Giustizia ad una profonda riflessione sulle modifiche necessarie, per le quali riteniamo assolutamente necessario un serio confronto con le Organizzazioni Sindacali.”



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