Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

PRESSIONE FISCALE AL 44,3%,È IL NUOVO RECORD ASSOLUTO NELLA STORIA ITALIANA

Da un'analisi dell'Ufficio Studi Confcommercio sull'evoluzione del carico fiscale in Italia emerge che nel 2013 la pressione del fisco è salita al 44,3%, nuovo record assoluto nella storia italiana. E nell'anno in corso si resterà ben sopra il 44%
Roma, 07 gennaio 2014 - Nel 2013 la pressione fiscale è salita al 44,3%, nuovo record assoluto nella storia del nostro Paese dopo quello già raggiunto nel corso del 2012, e nel 2014 resterà ben oltre il 44%. E' il risultato di un'analisi dell'Ufficio Studi Confcommercio sull'evoluzione del carico fiscale in
Italia, da cui emerge uno scenario in cui, per riavviare il processo di crescita, occorerebbero più coraggio e più incisività nei tagli alla spesa pubblica e, soprattutto, politiche fiscali dal lato dell'offerta, a cominciare da una incisiva riduzione degli oneri fiscali che gravano sui fattori produttivi, primo fra tutti il lavoro.

La riduzione del carico fiscale deve, dunque, essere l'obiettivo prioritario e irrinunciabile dell'azione di Governo nel prossimo futuro. Non spostare o rimodulare, ma ridurre, semplicemente ridurre in modo certo, progressivo e sostenibile la pressione fiscale è l'esigenza fondamentale di lavoratori, imprese, pensionati. E' il solo modo, questo, per rilanciare le forze produttive vitali, ben presenti nel nostro Paese. Nell'anno che si è appena concluso, insomma, il prelievo sotto forma di imposte e contributi previdenziali è aumentato di circa 1,6 miliardi di euro rispetto al 2012.

Nello stesso arco di tempo, il Pil nominale ha subìto una flessione di oltre 8,7 miliardi di euro. Il rapporto aritmetico che esprime la pressione fiscale è dunque salito al 44,3%, valo 0,3% in più rispetto al livello del 2012. Invece che di "riduzione delle tasse", quindi, si dovrebbe più correttamente parlare di incremento assoluto delle "tasse" nonchè di incremento del carico fiscale (cioè in proporzione al Pil). Sempre nel 2013, per ogni euro prodotto in Italia la frazione di imposte, tasse e contributi pagata è cresciuta di altri 3,5 decimi di punto percentuale assoluto, aggiornando il record assoluto della pressione fiscale apparente nella storia d'Italia già raggiunto nel corso del 2012.

Non c'è stato dunque affatto l'avvio di un percorso di riduzione della pressione fiscale e si è assistito, invece, a parziali effetti redistributivi che modificano il mix del gettito tra le diverse categorie di contribuenti. Purtroppo anche nel 2014 la riduzione della pressione fiscale è soltanto illusoria (le previsioni governative parlano di centesimi di punto percentuale) e il livello si manterrà sopra il 44,2%. La previsione governativa della pressione fiscale nel 2014 al 44,2%, peraltro, è compatibile con una crescita del Pil reale dell'1%, un tasso di variazione che nelle attuali condizioni economiche del Paese non sarà facile raggiungere.

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