Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

TESTIMONI DI GIUSTIZIA, CUTRO': “MAURIZIO SEBASTIANO MARCHETTA NON E’ UNO DI NOI”

Due giorni fa la Corte d’Appello di Messina ha assolto gli imputati del processo “Sistema”, Carmelo Bisognano e Carmelo D’Amico, dalle accuse loro rivolte da Maurizio Sebastiano Marchetta, imprenditore noto alle cronache giudiziarie messinesi/barcellonesi
17/01/2014 - L’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia e il suo presidente Ignazio Cutrò, a seguito della sentenza, protestano per l’attribuzione, ad opera di “una parte dell’informazione” dello status di “testimone di giustizia” nei confronti dello stesso Marchetta.
“E’ una questione di rispetto nei confronti di quanti hanno messo a repentaglio la propria vita schierandosi apertamente contro le mafie e dalla parte dello Stato, ben sapendo cosa questo avrebbe comportato” spiega Cutrò. “Marchetta - aggiunge - non è testimone di giustizia: non è negli elenchi del Ministero dell'Interno e a quanto pare i magistrati non hanno creduto alle sue teorie”.

“A differenza di Marchetta - sottolinea Cutrò - noi testimoni di giustizia non siamo mai stati fotografati dai Carabinieri in compagnia di boss mafiosi, né è mai stata richiesta, per noi, la trasmissione degli atti per concorso esterno. Siamo persone oneste e specchiate - sottolinea - che hanno pagato e continuano a pagare per aver avuto il coraggio e la forza di denunciare. Siamo uomini e donne credibili, che hanno lottato fianco a fianco con i magistrati, con lealtà e dignità. Lo stesso Marchetta - asserisce Cutrò - dovrebbe smetterla, finalmente, di spacciarsi per ciò che non è”.

Anche l’eurodeputata Sonia Alfano, presidente della Commissione Antimafia Europea, a poche ore dalla sentenza, aveva fatto rilevare tale anomalia, sottolineando come fosse emersa “la vera natura delle dichiarazioni mendaci di Maurizio Sebastiano Marchetta”. “Adesso - aveva aggiunto Sonia Alfano - una certa stampa smetta di definirlo ‘testimone di giustizia’: non lo è mai stato e, a quanto pare, mai potrà esserlo”.


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