Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

PROSTITUZIONE, OPERAZIONE “BOCCA DI ROSA”: SFRUTTATE E RIDOTTE IN SCHIAVITU', 17 ARRESTI A MESSINA E SAN FRATELLO

Messina e San Fratello: 17 misure cautelari per riduzione in schiavitù ed esercizio di una casa di prostituzione. I Carabinieri di Messina Sud e la Procura della Repubblica di Messina hanno accertato che il sodalizio criminale comprendeva sei vere e proprie “case di prostituzione”: 17 misure cautelari personali (di cui 11 in carcere, 5 agli arresti domiciliari ed una con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) nei confronti di soggetti a vario titolo indagati, in concorso, per riduzione in schiavitù. Il sodalizio criminale comprendeva 6 vere e proprie “case di prostituzione”, che agivano in un sistema di reciproca collaborazione. I proventi dell’organizzazione ammontavano ad una cifra media di 1.000 euro al giorno
Messina, 14/02/2014 - Nelle prime ore di venerdì 14 febbraio 2014, nei comuni di MESSINA e SAN FRATELLO, i Carabinieri della Compagnia di Messina Sud hanno dato esecuzione a 17 misure cautelari personali (di cui 11 in carcere, 5 agli arresti domiciliari ed una con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) nei confronti di soggetti a vario titolo indagati, in concorso, per riduzione in schiavitù, proprietà od esercizio di una casa di prostituzione, induzione, reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Le indagini svolte dai Carabinieri di Messina Sud e coordinate dalla Procura della Repubblica di Messina, hanno accertato che il sodalizio criminale comprendeva sei vere e proprie “case di prostituzione”, che agivano in un sistema di reciproca collaborazione. E’ stato stimato che i proventi dell’organizzazione, disarticolata con questa operazione, ammontassero ad una cifra media di 1.000 euro al giorno.  I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa organizzata per le 10.30 di oggi 14 febbraio 2014 presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina.


Commenti