Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

STEFANIA GIANNINI, NEOMINISTRO DELL’ISTRUZIONE: “AVRÀ LA FORZA DI RICONDURRE I SINDACATI AL LORO RUOLO?”


Le prime impressioni sul nuovo Ministro erano fondate: “sì ai licei in quattro anni”, mentre “la consultazione sulla scuola mi lascia scettica. I soldi sono necessari per la scuola pubblica e quella paritaria, che non lascerò indietro, ma il modello scatti d’anzianità va rivisitato con coraggio
Palermo, 27/02/2014 - Gli automatismi di stipendio sono il frutto di un mancato coraggio politico del passato”, sottolinea proponendo “premi a chi si impegna, chi si aggiorna, chi studia”.
È questa la linea che seguirà Stefania Giannini, neo-ministro dell’Istruzione. Non c’è sintonia con la gestione Carrozza: “la consultazione sulla scuola mi lascia scettica. E pure il meccanismo dei quiz per l’accesso a Medicina”.
“Studierò. Come una secchiona”, tiene a dire il responsabile del Miur. “Intendo la macchina, che è da adeguare. Un Paese non può spendere 275 miliardi in pensioni e 53 in istruzione. Si tratta di considerare le spese in questo settore non come costi, ma come investimenti. Abbiamo davanti un settennato europeo con 100 miliardi per investimenti infrastrutturali e 80 miliardi per la ricerca. Per vincere bandi europei, però, ci vuole una mentalità che l’Italia ancora non possiede”, sottolinea l’esponente di Scelta Civica, che intende investire su “valutazione e autonomia delle scuole, sul serio”. Tra le priorità, il ministro conferma “l’edilizia scolastica, la messa in sicurezza degli edifici. È assurdo, per non dire di peggio, che lo Stato non si curi dell’integrità di chi lavora nella scuola e, ovviamente, dei nostri ragazzi”.

Giannini si dice anche “molto perplessa di fronte al meccanismo dei quiz” per l’accesso Medicina. Quanto alla possibilità di togliere l’insegnamento di filosofia dalle superiori, “non sono questioni che si risolvono con l’accetta”.

Bisogna riconoscere che molti degli obiettivi annunciati dal Ministro, coincidono con quelli dell’ASASi, bisognerà capire se questi avrà la forza di ricondurre i sindacati al loro ruolo costituzionale di difesa dei diritti contrattuali, escludendoli dagli ambiti decisionali e gestionali. Una Nazione che vede nel pubblico impiego 70.000 sindacalisti esonerati a carico del contribuente, mentre taglia nella scuola discipline come diritto e storia dell’arte, non può andare lontano. Ministri che consentono lo scandalo dei diplomifici da Sondrio a Palermo, o delle preparazioni private ai test di accesso alle facoltà a numero chiuso, non capiscono la gravità dei problemi reali. Basterebbe cambiare la composizione delle commissioni di maturità, portandole a cinque componenti, di cui uno solo interno, o determinare l’accesso all’università sulla base del voto di maturità, per ridare serietà all’istruzione italiana.

Roberto Tripodi
ASASI

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