Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

MESSINA, CONGRESSO PROVINCIALE DELLA CGIL, RILANCIO DELL’OCCUPAZIONE ED ECONOMIA AL CENTRO DELLA DUE GIORNI

Messina. Venerdì  7 e sabato 8 il sesto congresso provinciale della Cgil .  “Il lavoro decide il futuro”,  i temi del rilancio dell’occupazione e dell’economia al centro della due giorni in programma nel Salone della Borsa della Camera di CommercioMessina, 06/03/2014 – Conclusa la fase delle 279 assemblee di base e dei 12 congressi di categoria, al via venerdì 7 nel Salone della Borsa della Camera di Commercio i lavori del 6° Congresso provinciale della Cgil sotto il titolo “Il
lavoro decide il futuro”, che si concluderanno sabato 8 con l’intervento del segretario nazionale Vincenzo Scudiere e con l’elezione degli organismi sindacali. La necessità di un percorso di prospettive e tutele è il tema che sarà affrontato nella due giorni in programma in un luogo simbolico anche perché sede del gruppo di lavoro “Uniti per Messina” del quale fanno parte tutte le forze sociali del territorio per promuovere il rilancio dell'economia e dell'occupazione.
Al centro dell’appuntamento congressuale, al quale parteciperanno 117 delegati, l’analisi della realtà socio-economica del territorio provinciale e le proposte del sindacato per tornare a parlare di nuovi posti di lavoro, di attuazione dei piani di sviluppo, di crescita produttiva e quindi di futuro. “Nel corso degli incontri con i lavoratori – fa presente il segretario generale Cgil Messina, Lillo Oceano - ci siamo confrontati sull’emergenza dei redditi, sulla precarietà dell’occupazione, registrando difficoltà e nuove preoccupazioni. In questi giorni abbiamo anche registrato, come temuto, un crollo dell’occupazione nel nostro territorio. Ci si interroga sul futuro e sulla capacità degli enti di trovare le risorse per gli investimenti”. Il prossimo congresso provinciale sarà occasione per il sindacato per rilanciare i piani che la Camera del Lavoro di Messina ha proposto per incidere sulle dinamiche economiche e per tornare a chiedere alle istituzioni interventi incisivi.

I lavori del Congresso sono stati preceduti da partecipati momenti di confronto nei luoghi di lavoro e nelle sedi sparse nel territorio della provincia di Messina e dai congressi di categoria nel corso dei quali si è dato ampio spazio alle problematiche del mondo del lavoro, alle difficoltà dettate dall’attuale momento di crisi che sta lasciando segni nel tessuto economico e produttivo del territorio provinciale. Così come stigmatizzato dagli ultimi dati Istat sui livelli occupazionali con 13mila posti di lavoro persi tra il 2012 e il 2013. Secondo l’ultimo allarmante quadro occupazionale che interessa il territorio messinese, il tasso di occupazione relativo alla fascia d’età tra i 15 e i 64 anni dal 2012 al 2013 è sceso dal 44,3% al 41,5%; gli occupati tra i 25 e i 34 anni scendono dal 43,3% del 2012 al 40,6% del 2013.

I dati sulla disoccupazione evidenziano percentuali alte proprio nella fascia d’età tra i 18 e i 29 anni con un balzo di ben 9 punti in un anno (dal 43,1% al 52,1%) e nell’altra importante fascia d’età, quella tra i 25 e i 34 anni, con un tasso di disoccupazione totale relativo sempre al 2013 del 33,4% rispetto al 25,9% del 2012. La rilevazione Istat ha fotografato una realtà di lavoro che non c’è, di forte precarizzazione e anche di negazione dei diritti con molto sommerso.

Il Congresso prenderà il via nella giornata che per Messina e il suo mondo del lavoro coincide con la commemorazione dei “Fatti della Prefettura del 1947” quando durante una protesta di lavoratori e sindacato, le forze dell’ordine aprirono il fuoco uccidendo tre persone. Fatto che sarà ricordato in apertura dei lavori nella mattinata di venerdì. A seguire la relazione del segretario generale Cgil Messina Lillo Oceano e nel pomeriggio l’intervento del segretario generale Cgil Sicilia, Michele Pagliaro.

Nel secondo giorno di Congresso, l’8 marzo, Giornata internazionale della Donna, prevista una Tavola rotonda su “Maternità e libertà di scelta, dalla precarietà all’aborto. La negazione dei diritti”, tema scelto anche dalla Cgil nazionale per questa giornata. In conclusione dei lavori della mattinata l’intervento del segretario nazionale Cgil Vincenzo Scudiere. Nel pomeriggio gli adempimenti congressuali.


Commenti

  1. Ma che bravi questi sindacati!!!!
    Fanno sempre congressi, non vanno mai a lavorare, hanno introiti come i politici, non si sa quante persone rappresentano.I congressi per l'occupazione servono solo per far vedere che fanno qualcosa e farsi lauti pranzi a spese nostre.
    Dove sono stati mentre i politici rubavano e rubano a man bassa?
    Perche non fanno un congresso dedicato alla corruzzione, che e' il vero male dell'Italia? Siamo il paese piu corrotto d'Europa e di alcuni stati africani!!!
    Perche non sollecitano misure per contrastare la corruzzione?forse non vogliono danneggiarsi!!!!
    Vorrei sapere quanto ci costano i sindacati.

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  2. senza i sindacati ci sarebbero molte più' persone che lavorano senza diritti unici e rispettati dai datori; senza i sindacati e gli accordi per la rappresentanza, i servizi al lavoratore, le loro lotte in piazza e/o nelle stanze dei padroni ci sarebbero più disoccupati, più inattivi più persone senza sussidio, più giovani a casa; senza sindacati ci sarebbe solo il diritto del datore di lavoro; senza le attività pubbliche dei congressi il lavoratore non avrebbe la visione globale di ciò che avviene nel sul territorio, progetti presentati e sollecitati dai sindacati ai politici: senza i sindacati si brucerebbero anni di lotte, di morti per la conquista di diritti. Ci sarebbe più povertà e disuguaglianza proprio come in Africa. Quanto costano a me iscritta solo 14 euro al mese ma sono felice di darli se tutto quello che ho detto ci guadagno

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    1. non ci siamo capiti! i sindacati come i partiti ci vogliono, ma debbono essere onesti e non collusi e corrotti.

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