Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

PATTI, AL “BENIAMINO JOPPOLO” LA COMMEDIA “DORMI CHE È ANCORA NOTTE” DEL GIOVANE REGISTA PATTESE SIMONE PETRALIA

Patti, 28 aprile 2014 - Nell’ambito della rassegna teatrale “Aisthesis-Percezioni”, organizzata dal Comune di Patti al Cine Teatro Comunale “Beniamino Joppolo” di via Trieste, si terrà il prossimo 30 aprile alle ore 21:15 la commedia “Dormi che è ancora notte” del giovane regista pattese Simone Petralia. La commedia, surreale e romantica, ma allo stesso tempo semplice e immediata nel suo essere molto diretta, racconta la storia di Paolo Mastorna, scrittore di romanzi, alle prese con la scrittura del suo primo film per il cinema.
Il suo migliore amico, Ettore, è uno psicologo e cerca in tutti i modi di frenare l’entusiasmo di Paolo, preso dalla foga di girare un film e convinto di possedere un finale geniale. Gaspare, Stella, Zelda e Paride sono i personaggi dei racconti e vagano nei pensieri di Paolo, pronti a entrare in scena, in attesa che venga svelato il tanto misterioso finale. Tutto procede per il meglio, se non fosse che Paolo perde l’idea, e si sospetta il furto. La storia non può andare avanti e il regista tenta la fortuna ordinando un finale alternativo direttamente dalla Cina.

I personaggi stanno attenti a non oltrepassare la parete della finzione per non distruggere il giusto
rapporto realtà finzione. E' una comunicazione bi-direzionale, due realtà che si uniscono
fisicamente, si collegano e si mescolano, ognuna necessaria all'altra, imprescindibile dall'altra: il
desiderio dei personaggi di apparire nel film e diventare reali per uscire da un luogo immaginario,
quale pensiero dello scrittore, di scoprire e conoscere la realtà e il desiderio di Stella di immaginarsi
una possibilità di vita diversa. Sul finale la stessa Stella convincerà il regista a rimanere per sempre
chiusi in un pensiero, purché il loro amore rimanga immutabile per l’eternità. Basta crederci fino in
fondo. “Roba da matti, chi l’avrebbe mai detto? È tutto un sogno, finzione, pura immaginazione.
Basta solo crederci e ogni cosa può essere vissuta per l’eternità. Ma quanto siamo disposti a
crederci fino in fondo?” Questa è la domanda che si pone la commedia nel finale.

In quest’opera del giovane regista pattese si parla del cinema, del ruolo dell’attore, della ricerca del
personaggio e dell'immaginazione, realtà fisica e realtà immaginata si fondono, equidistanti da una
verità assoluta, irraggiungibile. Il sogno e l'immaginazione, per il protagonista Paolo Mastorna,
nascono da un desiderio semplice di raccontare, ossia dal bisogno di cambiare. Questa fusione della
realtà si trasforma in un’opportunità di uscire dalle convenzioni della vita e scegliere il meta-reale
come un'occasione per compensare i vuoti lasciati da una vita banale. Ma quanto accade non risulta
essere un sogno allucinato del protagonista, ma un evento oggettivo che coinvolge tutti, seppur con
reazioni profondamente diverse. "Che non sia mai accaduto non significa che non possa accadere".
Con questa commedia Simone Petralia vuole rendere omaggio a Vincenzo Cerami, suo insegnante
di scrittura. Tra gli interpreti anche il giovane attore Carmelo Segreto, di Patti, nel ruolo di Paride.


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