Tariffe dell'acqua in Sicilia: la legge 19/2015 in un momento storico drammatico per i siciliani resta ancora disattesa

Tariffe dell'acqua in Sicilia, Federconsumatori chiede piena applicazione della legge 19/2015. In un momento storico drammatico per i siciliani, alle prese con la crisi idrica più grave di sempre, la legge regionale 19/2015 sull'acqua pubblica resta ancora disattesa. Una legge che non solo dice chiaramente come dovrebbe funzionare il Sistema Idrico Integrato in Sicilia, ma lo fa anche con un testo e con uno spirito che vengono dal basso: si tratta, infatti, di una legge di iniziativa popolare e consiliare Palermo, 4 novembre 2024 - Federconsumatori Sicilia, che da sempre è schierata in favore dell'acqua pubblica partecipando al Forum siciliano dei movimenti per l’Acqua e i Beni Comuni, non può che continuare a tenere alta l'attenzione su questo tema. Dopo che Amap ha fatto ricorso al TAR Sicilia contro la Regione Siciliana (Presidenza, Giunta di Governo e Assessorato dell’energia e dei servizi di pubblica utilità) e contro la Commissione Idrica Regionale (CIR)

STATUTO SPECIALE DI AUTONOMIA, NEL 68°ANNIVERSARIO APPLICARE PER POI FESTEGGIARE!

Domani 15 maggio alle ore 10.15 presso la Sala Stampa dell'Assemblea Regionale Siciliana a Palazzo dei Normanni, diversi esponenti dei movimenti autonomisti siciliani terranno una conferenza stampa, in occasione del 68° anniversario dell'approvazione dello Statuto autonomistico. L'incontro con la stampa sarà l'occasione per esprimere le posizioni sul rilancio dell'Autonomia e del rapporto Stato-Regione, sulla recente pronuncia della Corte Costituzionale sul ruolo del Commissario dello Stato e sul controllo preventivo dell'attività legislativa regionale, sul federalismo fiscale


Palermo, 14/05/2014 - L'Istituto di Cultura Politica per la Questione Siciliana – xQS considera quella del 15 maggio una data importante, storica nella storia recente della Sicilia e del suo Popolo. E’, infatti, il 68°anniversario dell’ emanazione dello Statuto Speciale di Autonomia. E tuttavia abbiamo il dovere, come socialisti e siciliani, di sottolineare che sarebbe miope oggi unicamente festeggiare. La situazione sociale, politica ed economica non è delle migliori. Dobbiamo interrogarci, in prossimità di questa data, su perché l'Autonomia non ha assicurato, ai Siciliani , alle Siciliane, quella floridezza che avrebbe potuto Loro garantire.

La risposta ovviamente è che non è stata colpa dello Statuto, ma semmai di
una classe politica e dirigente che l’Autonomia ha violato e sostanzialmente
vanificato. Una concezione ascara, centralista ed essenzialmente antisiciliana unita ad interessi di gruppi, fazioni e camarille ha fatto dello Statuto ( DECRETO
LEGISLATIVO N° 455 del 15 maggio 1946 , emanato dal Re d’Italia Umberto II di Savoia, e sottoscritto dai Ministri DE GASPERI, NENNI, TOGLIATTI) un ininterrotto mercimonio.

Occorre, dunque, ricordare, approfondire il senso, la prospettiva, la
lungimiranza istituzionale dello Statuto, sottraendolo però ad un clima di
festa che non ha ragion d’essere , visto il pessimo uso che di questo è stato
fatto. Solo attraverso la riflessione sarà possibile giungere, finalmente, alla piena
applicazione integrale dello Statuto del 1946, oggi parte della Costituzione
repubblicana.

Questa giornata del 15 maggio può e deve , bensì, divenire l’ occasione
etica e politica, per affermare la consapevolezza del Popolo Siciliano sul
merito dei propri diritti e dei propri bisogni. L'Autonomia sin qui è stata una occasione perduta per i Siciliani anche per colpa di una minoranza di Siciliani asserviti ad interessi estranei a quelli
del nostro Popolo che, l'hanno violata e snaturata, violando così la stessa
Legalità Costituzionale. E’ tempo di cambiare musica!

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