Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

CROCETTA: “IL TETTO DI 240 MILA EURO FISSATO DALL'ARS E' TRA I PIÙ ALTI D'ITALIA”

Palermo, 27/06/2014 - "Il tetto massimo fissato dall'Ars è tra i più alti delle regioni di Italia, superando la stessa Lombardia, secondo la ricerca effettuata dagli uffici tecnici della presidenza della Regione siciliana. Mentre il tetto massimo di 160 mila euro indicato dalla Regione, appare equo e moralizzatore, il tetto di 240 mila euro fissato dall'Ars supera persino la stessa Lombardia che, tra l'altro, gode di una situazione finanziaria certamente migliore rispetto a quella della Regione siciliana". Nei giorni scorsi il presidente Crocetta aveva detto in una nota: “Ribadisco che è scandaloso pensare che Regione e Ars possano avere tetti massimi differenti e stipendi diversi per uguali posizioni lavorative”. Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta. “E' una questione di giustizia, equità ed etica. Andare poi a interrogarsi sul fatto di quanti sarebbero i dirigenti regionali che vedrebbero diminuiti i loro stipendi, - continua Crocetta - è veramente ridicolo poiché, quale sarebbe la colpa della Regione, di avere già diminuito i tetti dal dicembre 2012 tagliando i compensi del 20%? Ma quando vengono fuori i direttori delle partecipate da 200 mila euro, che senza tetto potranno continuare ad esserci, vuol dire che il tetto agisce non solo sul presente ma anche per il futuro, limita l'arbitrio e mette un fatto di equità simbolico che dice che alla Regione – conclude il presidente - non ci potranno più essere pensioni e stipendi scandalosi."

Ecco i tetti massimi di alcune regioni italiane:

Lombardia 230 mila euro
Lazio 200 mila euro
Calabria 190 mila euro
Veneto 180 mila euro
Friuli 160 mila euro

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