Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

IMMIGRAZIONE, L’EUROPA: 'MARE NOSTRUM' SONO FATTI VOSTRI, A NOI INTERESSA L’EURO

Immigrazione, nuovo centro accoglienza in Sicilia per il deflusso dei migranti. Lo ha annunciato il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, a Pozzallo (Ragusa) in un incontro con il sindaco, il prefetto di Ragusa e i sindaci del territorio. Il ministro: governo vicino alle popolazioni più colpite, misure compensative ai comuni più esposti agli sbarchi e più sostegno alle prefetture. Su 'Mare nostrum' l'Ue «deve dare una risposta forte e concreta». Per quanto riguarda la presenza italiana in mare con 'Mare nostrum', l'idea è quella di «non proseguire» con l'operazione se non ci sarà l'intervento dell'Europa

16.06.2014 - Nascerà in Sicilia un nuovo centro di accoglienza che consenta «un rapido deflusso dei migranti». Una struttura che non necessariamente dovrà essere nel centro d'accoglienza di Mineo ma «nella quale possano avvenire tutte le procedure dopo di che, con la collaborazione di tutti i comuni italiani, poter organizzare rapidamente la partenza». Questa una delle soluzioni per gestire i problemi legati ai continui flussi migratori dal Nord Africa verso la Sicilia, annunciata questa mattina dal ministro dell'Interno Angelino Alfano a Pozzallo (Ragusa), durante un incontro in municipio con il sindaco, il prefetto di Ragusa Annunziato Vardè, i vertici territoriali delle Forze dell'ordine e i sindaci di altri comuni siciliani meta degli sbarchi.

Per quanto riguarda la presenza italiana in mare con 'Mare nostrum', l'idea è quella di «non proseguire» con l'operazione se non ci sarà l'intervento dell'Europa, perché «così non si può andare avanti». L'Unione europea, dunque, «deve dare su Mare nostrum una risposta forte e concreta» ha ribadito ancora oggi Alfano precisando che è stato comunque registrato «un calo del numero di reati da quando c'è l'operazione Mare nostrum». Per il ministro, è in Libia che si devono fermare «i mercanti di morte», lì si deve andare a spiegare «come si viene in Europa», lì bisogna «montare i campi».

Il titolare del Viminale è andato a Pozzallo, dopo aver incontrato sabato scorso a Catania i prefetti siciliani, per «ringraziare il sindaco di Pozzallo e tutta la comunità per il grande sforzo che hanno fatto e che fanno per reggere una situazione pesantissima e difficilissima», visto che «il 97% degli sbarchi investe l'isola».

«Il governo è grato e vicino alle popolazioni più colpite» dall'emergenza, «occorre dare misure compensative» ai comuni più impegnati su questo fronte. Con i sindaci dei comuni siciliani «faremo un punto della situazione per certificare cosa serve in concreto e vedrermno la realizzabilità di quello che ci viene chiesto» come «l'allentamento del patto di stabilità» richiesto da alcuni enti locali. Alfano ha anche assicurato «un sostegno più forte alle prefetture - in particolare quelle più impegnate con i migranti - in modo da dare la certezza che non si abbassi l'attenzione sulla sicurezza».

Infine, di fronte al possibile allarme sanitario, il ministro ha parlato di «livello di vigilanza altissimo, anche da parte della regione siciliana», oltre alla task force costituita dal ministro della Salute Lorenzin.

La mattinata si è conclusa a Ispica, sempre in provincia di Ragusa, dove Alfano ha inaugurato il restaurato palazzo Bruno, sede storica del comune.


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