Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

GALATI MAMERTINO, OGGI LA PRESENTAZIONE DI "ERA IL MIO PAESE", OPERA PRIMA DI CRISTIANO PARAFIORITI

Sarà presentato oggi a Galati Mamertino, l'aula consiliare 'Salvatore Carnevale', il libro di racconti "Era il mio paese", opera prima di Cristiano Parafioriti, giovane cultore di lettere e storia, emigrato 15 anni addietro in provincia di Varese, dove Parafioriti ha trovato lavoro
Galati Mamertino, 23/07/2014 - "Era il mio paese" è una testimonianza d’amore e di attaccamento al proprio luogo di origine, raccontato attraverso i ricordi dell'infanzia e giovanili. Cristiano Parafioriti nel suo volume passa in rassegna paesaggi e personaggi, momenti di vita e vicende reali, scene di una quotidianità vissuta e mescolata con genuinità, valori e tradizioni della propria terra. Cristiano Parafioriti è nativo di Galati Mamertino, in provincia di Messina, sui Monti Nebrodi, “con la sua caratteristica forma di maestosa aquila ad ali spiegate, prende nuova vita ora nella rievocazione degli odori e della quiete di 'Salicaria', luogo di passaggio dal paese alla frazione, ora nella commossa descrizione di 'Don Ciccio del bar', ora nel ricordo, delicato e scherzoso, dei più cari amici d'infanzia. Toccante è l'affresco di parole con cui l'autore dipinge il padre, ultimo dei calzolai galatesi, seduto al suo banchetto da lavoro: in ogni pagina del libro, emergono chiari i suoi insegnamenti, la sua umiltà e i suoi valori, impressi a fuoco vivo nell'animo di Cristiano”, come scive Antonietta Bontempo su Blasting News.

"Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra, c'è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti". Così, Cesare Pavese. Niente di più vero, conclude Antonietta Bontempo.

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