Castelvetrano sia ricordata per il filosofo Giovanni Gentile non per Matteo Messina Denaro

Conte a Castelvetrano: "La città sia ricordata per il filosofo Gentile non per Matteo Messina Denaro. Alfano ha fatto tanto nonostante il dissesto”. 31/05/2024 - “La città deve essere ricordata per le cose belle non per quelle brutte, deve essere riconosciuta per il filosofo Giovanni Gentile, originario di Castelvetrano, e non per Matteo Messina Denaro”. Lo ha detto il presidente del M5S Giuseppe Conte oggi a Castelvetrano, una delle sue otto tappe siciliane, al fianco di Giuseppe Antoci, capolista Isole alle europee per il M5S, e degli altri candidati Cinque alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Di Enzo Alfano, il sindaco 5 Stelle di Castelvetrano uscente, Conte ha evidenziato: “Sono stai anni difficili per lui. Quando c'è un dissesto finanziario un sindaco ha le mani legate e bisogna tenerne conto, altrimenti non si riesce a capire i miracoli i che ha fatto avendo le mani legate. Qui c'è stata un'amministrazione che ha contrastato il malaffare, qualsia

SICILIA. I RILIEVI DELLA CORTE DEI CONTI, NON INCIDERANNO SUI FONDAMENTALI DI BILANCIO

Sicilia. Rilievi Corte dei Conti non incideranno sui fondamentali di bilancio e sul risultato finale di gestione
Palermo, 4 lug. 2014 - In merito alle osservazioni poste dalla Corte dei Conti ieri, si precisa che si tratta di rilievi che non incidono nè sui fondamentali di bilancio nè sul risultato finale di gestione. Le somme contestate, facendo te tecnicamente riferimento invece all'avanzo vincolato, producono effetti neutri sul bilancio e comunque le stesse, a fronte degli accertamenti contestati, saranno tecnicamente riprodotte nel bilancio 2014. La Regione con l'intesa che si dice preveda la rinuncia a tutti i ricorsi contro lo Stato ottiene invero, in termini differenziali tra dare ed avere, un surplus positivo in termini di indebitamento netto e saldo netto da finanziare, superiore a quattro miliardi,  per il periodo 2014/2017.

Con l'intesa emerge chiaramente che, a fronte dell'alea del contenzioso, la Regione oltre ad ottenere gli oltre quattro miliardi, tra spazio di patto e minore accantonamento, ottiene per la prima volta il riconoscimento di programmare il patto di stabilità non più su base annuale ma per l'intero periodo 2014/2017, secondo una logica di programmazione.

In ordine alla paventata rinuncia ai ricorsi in atto, va specificato che non è una rinuncia al contenzioso bensì agli effetti e che la rinuncia stessa è limitata al periodo dell'intesa. Ciò significa che le sentenze saranno emesse, mentre sui ricorsi già definiti, è stato riconosciuto alla Regione tutto il beneficio pregresso, laddove vi era la possibilità che lo Stato intervenisse con un provvedimento legislativo per neutralizzare anche gli effetti delle sentenze passate in giudicato. L'intesa in ultimo ha un alto valore politico, perchè segna un nuovo inizio di leale collaborazione tra il governo regionale e quello nazionale, che ha fatto dell'intesa con la Sicilia un modello da condividere anche con le altre regioni.

“Svolta nella lotta contro gli incendi”, lo comunica in una nota il presidente Crocetta. Infatti, “dopo l'intesa raggiunta con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, la Regione e lo Stato sono pronti a siglare con il Corpo forestale dello Stato, un accordo per la fornitura di alcuni elicotteri con la capacità di 1100 litri ciascuno da utilizzare in modo stabile in Sicilia per lo spegnimento degli incendi. La Regione – continua il presidente - sta pensando di incardinare l'accordo per la fornitura di elicotteri da parte dello Stato per i prossimi 3 anni.

La firma dell'accordo è prevista per i primi giorni della prossima settimana, dopo l'incontro avvenuto oggi tra il presidente Crocetta, il direttore dell'agenzia forestale, il direttore della Protezione civile, il responsabile del servizio antincendio della Regione e il delegato del direttore del Corpo forestale dello Stato. La Regione vuole acquistare immediatamente anche dei droni per monitorare in modo stabile le aree a rischio di incendi. Il presidente inoltre ha sentito il ministro dell'Interno e a breve è previsto un incontro per incardinare un accordo con i Vigili del fuoco, che preveda l'uso stabile di canadair nello spegnimento incendi.

“Vogliamo liberarci del sistema del passato che legava gli incendi ai profitti privati, sopratutto dopo la vicenda emersa in questi giorni di un numero elevatissimo di incendi in contemporanea, proprio mentre non era ancora scattata la convenzione antincendio con i privati. Tra l'altro l'A.t.i. che si è occupata della fornitura degli elicotteri dal 2010 al 31 dicembre 2013, con un appalto aggiudicato appunto nel 2010, è attualmente sotto inchiesta dalla Procura di Perugia per associazione a delinquere finalizzata alla turbativa di appalti. Il presidente è categorico, “non vogliamo assolutamente dipendere dai privati e vogliamo fare un piano nuovo ed efficace che punti più alla prevenzione che allo spegnimento”.

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